Pensa se fossi #alpostomio

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Riportiamo volentieri una lettera rivolta a tutti coloro che con sprezzo della legge e del senso civico insediano abusivamente i parcheggi riservati ai disabili

‪#‎alpostomio‬ nasce una notte in cui, rientrando a casa, abbiamo trovato il parcheggio disabili per l’ennesima volta occupato. Inutile suonare il clacson. Inutili anche i vigili.
Sarebbe bastato che, chi ha occupato il parcheggio, si fosse fermato a pensare per qualche secondo ai disagi che avrebbe (e ha) arrecato.

«Parcheggiandoti #alpostomio mi hai costretto a scendere dall’auto in doppia fila, nel mezzo della strada.
Parcheggiandoti #alpostomio mi hai fatto camminare in mezzo alla strada per fare il giro del marciapiede e trovare uno spazio da cui salire.
Parcheggiandoti #alpostomio hai costretto i miei genitori a lasciare l’automobile in seconda fila per portarmi dentro casa (e per fortuna c’erano sia mamma che papà, quindi uno è potuto restare con me in casa e l’altro uscire a cercare un parcheggio per la nostra automobile, perché tu ti sei messo #alpostomio).
Parcheggiandoti #alpostomio, mi hai levato il diritto di avere la macchina sotto casa in caso di emergenza.
La prossima volta Pensa se fossi #alpostomio e non parcheggiarti #alpostomio.»

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