Le transenne di via Nocera Umbra. Nel sottosuolo fungaie cave e fiumi sotterranei

via Nocera Umbra

Via Nocera Umbra transennata da tempo. Una situazione di stallo che ancora non vede luce. Si perchè le transenne in questa via, all’ angolo con via Lugnano in Teverina, creano disagio e traffico nella zona e la risoluzione non sembra imminente. Il problema risiede nel sottosuolo, nel vuoto celato sotto i nostri piedi e rappresentato da caverne, fungaie e fiumi sotterranei che possono creare crolli e cedimenti del manto stradale. Nei social di quartiere si apre il dibattito:  Aldo Frezza interviene con approfondimenti storici del territorio:

Questa è una zona dove correvano fiumi sotterranei, i nomi delle strade stanno lì a serbarne traccia (via della marrana, delle cave, ecc..). In più c’erano mulini e fonderie, officine che hanno bisogno di acqua vicina. Ora l’acqua scorre in profondità, con percorsi non del tutto prevedibili ma con affioramenti qua e là: il laghetto del parco degli acquedotti (laghetto artificiale), quello dietro la ciclofficina sulla Prenestina, ecc… Le vecchie foto mostrano un terzo fiume di Roma,  (l’Ager Maranus) che passava per l’appunto di là, arrivava a S. Giovanni e si buttava nel Tevere di cui era affluente all’altezza più o meno dell’isola Tiberina. In più, sotto via Piegaro, dietro ai garage, c’è ancora la “metropolitana Mussolini”. Anche asfaltando le strade, l’acqua trova comunque la sua strada e da qualche parte passa e scava, aumentando ancora di più il vuoto sottostante. E’ anche per questo che negli ultimi anni si stanno aprendo tante voragini in zona (via Genzano, via Otricoli, via Don Rua, ecc…)

L’ ufficio tecnico di via Fortifiocca (Il Simu), sollecitato da alcuni volenterosi cittadini, è già intervenuto per riempire le cave. Purtroppo ci sono allagamenti  che sembrerebbero dovuti ad un allaccio fatto dalla Banca d’ Italia. Il danno è tale che i soldi stanziati dal Simu non bastano e c’è una vertenza con la Banca d’Italia per capire chi debba mettere la parte mancante. Per questo i residenti si stanno mobilitando raccogliendo le firme , per fare una petizione da portare nelle commissioni del municipio in modo che intervenga direttamente. Nel dibattito è intervenuto anche Marco Pierfranceschi, assessore alla Mobilità del VII Municipio, il quale ha promesso di interessarsi al problema:

Per quanto riguarda le cave, il territorio del V e del VII è letteralmente crivellato. Via delle Cave si chiama così perché circondata da cave di pozzolana. Alcune sono di epoca romana, altre ottocentesche (paradossalmente quelle più critiche, perché sono state scavate più a fondo lasciando colonnine di supporto eccessivamente sottili). Quanto al riempirle, in qualche caso si può fare, ma non è una cosa banale. Se sono antiche non si può far nulla. Comunque mi informerò meglio e vi farò sapere

Aspettiamo fiduciosi