Via Macedonia, il degrado della “Rolli”

Senzanome
Le scuole d’arte e dei mestieri sono ormai poche e a rischio chiusura. E’ la denuncia di un’inchiesta pubblicata da “Romasette”, l’inserto romano del quotidiano “Avvenire” e scritta da Roberta Pumpo.

Sono quattro gli istituti romani che fanno capo al Comune di Roma. Nonostante rappresentino una realtà educativa accreditata e tra le più antiche della Capitale, rischiano di scomparire.

Tra questi c’è l’istituto “Rolli” di via Macedonia.

Dichiara al giornale l’architetto Roberto Cumbo, che da anni “e con non poche difficoltà e dispendio di grandi energie”, per sua stessa ammissione, cerca di portare avanti gli istituti nel “migliore dei modi”. “Il prossimo anno andrò in pensione – dice – e se non arriva un supporto o un sostituto prevedo grosse difficoltà”.

Esiguo il numero dei docenti. Al momento, quelli assunti a tempo indeterminato sono una quindicina, così suddivisi: tre al “Rolli”, uno allo “zagaglia”, quattro all’istituto “Scienza e Tecnica” e il resto alla scuola “Arti ornamentali”. Una categoria professionale destinata a morire, considerato che dal Comune di Roma fanno sapere che non sarà bandito più alcun concorso.

Non pochi i problemi che si stanno riscontrando all’istituto “Rolli”. “La scuola versa in uno stato di abbandono anche a livello strutturale – spiega Cumbo. “Nella stessa area dove si trova l’istituto ha sede anche il VII gruppo Appio dei vigili urbani e il Gruppo di sicurezza sociale e urbana. Da poco tempo l’area è stata delimitata da un cancello che resta chiuso negli orari al di fuori del ricevimento del pubblico da parte dei vigili urbani. È una situazione pazzesca – aggiunge. “Le lezioni si tengono dalle 15.30 alle 21 e chi deve accedervi può farlo solo a piedi e deve citofonare ed attendere che qualcuno esca ad aprire. La sera la zona è scarsamente illuminata ed è adiacente al parco della Caffarella”.

Lorenzo Botta, dirigente del VII gruppo dei Vigili urbani, come riporta “Romasette”, spiega che “chiudere l’area con un cancello è stata una decisione presa per motivi di sicurezza sia per gli utenti che per salvaguardare i beni dell’amministrazione. Nell’area sono parcheggiati un centinaio di veicoli della Polizia municipale già oggetto di atti vandalici in passato. Non di rado accedevano all’area persone che causavano problemi al personale e agli studenti che vi transitavano. Non si poteva fare diversamente per la sicurezza di tutti anche perché il gruppo dei vigili è uno di quelli provvisti di celle di sicurezza per gli arrestati”.