Via Camilla, comitato per ricordare Lanzarotto Malocello

Lanzarotto Malocello è stato un importante navigatore italiano della Repubblica di Genova, scopritore delle isole Canarie.  Nei giorni scorsi presso la Facoltà di Lettere dell’Università “La Sapienza” si è svolto un evento con i dottorandi del corso di Storia, Antropologia e Religioni sul tema “Scoprire l’ignoto: navigatori italiani nel Basso Medioevo – Lanzarotto Malocello” che, oltre a una folta platea di studenti, studiosi e docenti.

Il Comitato internazionale promotore delle celebrazioni del VII Centenario della scoperta di Lanzarote e delle Isole Canarie da parte del navigatore italiano Lanzarotto Malocello (1312-2012) ha sede all’Appio, in via Camilla 7.

L’evento della “Sapienza” si è aperto con il saluto del coordinatore del dottorato, il professor Emmanuel Betta, e l’introduzione del professor Alfonso Marini, docente associato di Storia Medievale, seguito dagli interventi del professor Andrea Fara e della professoressa Eleonora Plebani.

L’evento si è concluso con la relazione dell’avvocato Alfonso Licata sulla storia e le origini della famiglia Malocello (autore dei due libri dal titolo “Lanzarotto Malocello, dall’Italia alle Canarie”, presidente del Comitato promotore delle Celebrazioni del VII Centenario della scoperta delle Isole Canarie).

Grazie a tale evento di studio è riemerso dai fondali della storia un personaggio illustre, nobile di origini, caduto nell’oblio a causa delle scarse notizie esistenti su di lui. In assenza di un profilo definito di Lanzarotto Malocello, di un suo qualsiasi ritratto, effigie o raffigurazione marmorea, gli ascoltatori hanno potuto soltanto immaginarne le fattezze via via che nel suo intervento Alfonso Licata ha iniziato a delineare la storia della sua Casata, ad evidenziare e snocciolare il protagonismo indiscusso dei Malocello in quel di Genova all’apice della sua potenza marinara.

L’oratore ha dissertato sulle origini della famiglia del navigatore nella cornice della Superba, sullo sfondo delle crociate e della Guerra Santa, procedendo lentamente, quasi a voler preservare, dispensare a poco a poco quelle notizie così faticosamente raccolte in un compendio editoriale, una piccola enciclopedia che mette a fuoco un segmento di storia dimenticato, quelle congetture riprese da alcuni studiosi, per lo più stranieri, puntualmente confutate, quelle ipotesi al limite del possibile basate sul confronto tra vecchie teorie e nuovi atti riemersi dagli archivi impolverati e immobili.

Riaffiora quindi dal passato, si erge a distanza di settecento anni la figura misteriosa del valoroso navigatore, un personaggio ancora oggi sconosciuto ai più, avulso dai testi di storia nonostante il peso e l’importanza che ebbe la sua scoperta dell’ Arcipelago Canario, non tanto, sembra, per l’Italia di allora, ma certamente per le altre potenze europee come il Portogallo, la Francia, la Castiglia.

La fortuna di Lanzarotto, la sua confermata esistenza come personaggio storico, per dirla con una espressione singolare ma piena di verità, deriva dal ritrovamento di una carta nautica datata 1339, realizzata dal cartografo di origine genovese Angelino Dulcert : ripartendo da questa poi tutto si ricollega attraverso il “Libro del Conocimiento” scritto da un anonimo frate di Siviglia, l’opera “Le Canarien” ovvero la cronaca della conquista delle Canarie, i pur pochi atti notarili fidefacenti scovati dopo secoli, ove compare il nome
del navigatore, i rinvenuti documenti intermedi indiretti, ma non per questo meno importanti, gli antichi
manoscritti religiosi, la tradizione orale, fino al ritrovamento, nel 1830, di una piccola opera di Giovanni
Boccaccio , perduta per secoli nei meandri degli scaffali di una biblioteca, dal titolo “De Canaria”, che descrive la cronaca del viaggio di Nicoloso da Recco del 1341 e ci consente una più completa ricostruzione, anche cronologica, dell’impresa di scoperta ascritta a Lanzarotto Malocello.

I docenti Eleonora Plebani e Andrea Fara hanno presentato agli studenti i due volumi di Alfonso Licata dal titolo “Lanzarotto Malocello, dall’Italia alle Canarie” evidenziandone tutta la valenza culturale e scientifica​ nonché sottolineandone l’utilità e soprattutto il merito di aver colmato una lacuna sull’argomento, fino ad oggi esistente nelle scuole ed Università oltre che nel panorama dell’editoria a livello internazionale.

Gli studiosi nel fare lo status quaestionis hanno quindi espresso pregevoli valutazioni personali dal punto di vista storico-scientifico sull’evento geografico in discussione, esaltandone l’importanza nel contesto storico basso medievale, ritenendolo, a ragione, fatto prodromico, presupposto necessario costituente la traccia e l’esempio scatenante, per i successivi viaggi di navigazione oltre oceano, che portarono alla scoperta di nuove terre e al disegno di una nuova geografia mondiale.

Seguiranno a breve, organizzate dal Comitato Promotore delle Celebrazioni del VII Centenario della scoperta delle Isole Canarie, altre conferenze a carattere seminariale sullo stesso argomento in altri prestigiosi atenei come: Cassino, Catania, Messina, Santa Maria Capua Vetere.

I due volumi, destinati a studiosi, accademici, docenti nelle Università e negli Istituti scolastici di ogni ordine e grado possono essere richiesti, nei limiti delle copie disponibili, al Comitato Promotore scrivendo a: [email protected], o a [email protected].

Il Comitato ha sede in via Camilla 7, 00181 Roma, tel. 06-7803524, www.comitatomalocello.it.