Nuovo tetto “fiscale” per i prelievi da conto corrente: mille euro

Money concept
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Nuovo limite alle operazioni in banca. Chi preleva dal conto corrente somme superiori a mille euro in un giorno o a cinquemila euro in un mese potrà essere soggetto ad indagini da parte dell’Agenzia delle entrate.

È questo l’emendamento appena approvato al decreto fiscale e che certo non farà piacere ai risparmiatori. Nonostante la normativa sulla tracciabilità dei pagamenti stabilisce che l’utilizzo del contante è vietato soltanto sopra i tremila euro la nuova impone ai correntisti un limite davvero rilevante, che richiama tutto il peso della burocrazia e dei controlli profetizzato, tra gli altri, dal filosofo Max Weber un secolo fa.

Sui social network già è partito il tam tam di sdegno per la norma particolarmente restrittiva, che pur mirando a limitare il nero, in realtà incide profondamente sui comportamenti di tutti gli italiani. In sostanza ci si lamenta che sul conto corrente ci sono i propri soldi e si dovrebbe essere liberi di farne quello che si vuole. Invece ogni prelievo sarà obbligatoriamente minimo se non si vuole incorrere nei controlli dell’Agenzia delle entrate. Tra l’altro, ogni volta che il prelievo sarà superiore ai tetti consentiti, l’Agenzia delle entrate potrebbe chiedere spiegazioni sulle cause del ritiro di soldi dal conto corrente: qualora non si riesca a giustificare le spese al fisco, l’Agenzia delle Entrate potrebbe presumere un’attività in nero. Addirittura con il recupero a tassazione di quel reddito. Insomma, tempi sempre più duri.