Una suggestiva Tosca in prosa. E’ quella andata in scena al teatro “Sala Uno” di piazza San Giovanni lo scorso weekend, rappresentata dall’associazione culturale “Riflessi d’arte”.
Una prova brillantemente superata dalla compagnia artistica, nonostante non sia facile misurarsi con il celebre dramma di Victorien Sardou, che affrontò il pubblico la prima volta nel 1887 a Parigi, per poi essere reso immortale dalla struggente opera musicata da Puccini, tra i più grandi compositori del Novecento.
Il primo merito della compagnia è nella perfetta aderenza – fisiognomica più che fisionomica, rafforzata dagli ottimi costumi – degli interpreti, dallo sbarazzino Cavaradossi allo spietato barone Scarpia. Una perfetta contiguità tra interprete e personaggio che ha corroborato la messa in prosa rispetto al potere del vigore musicale pucciniano, sottolineando le caratteristiche degli interpreti e facendo mantenere alta la tensione – grazie anche ai costanti colpi di scena della trama – in tutto lo svolgimento del dramma.
Altra soluzione felice, il personaggio femminile che incarna la città di Roma e che accompagna, con la sua forte personalità, tutto il racconto. L’identità della Città Eterna, con i suoi consequenziali valori immortali, traccia i confini storici del dramma, contestualizza i caratteri vitali e vigorosi, consolida l’espressività dei personaggi e finisce per rendere sempre attuale una storia che include – more solito – potere politico e religioso da una parte e popolo sottomesso dall’altra. La compagnia, forte del suo curriculum intriso di esperienze romane (la fondatrice, la brava Donatella Petricca, ha esordito a soli 10 anni nello straordinario film “State buoni se potete” di Luigi Magni), si muove con disinvoltura nella passionalità bonaria dei personaggi filogiacobini (e un po’ “Repubblica romana”), ma anche nel cinismo dei guardiani dell’ordine.
Efficace la scenografia, minimalista ma esaltata dal trovarsi proprio al centro della Roma storica, nella navata centrale della cripta della Scala Santa, sotto quella “Sancta sanctorum” considerata la cappella più pura della cristianità. Un ambiente reso ancora più emozionante dalle luci.
Interpreti: Antonio Ciarallo, Luciano Damasi, Roberto Delli Cicchi, Maria Grazia Genua, Daniele Giannini, Gianluca Girbino, Rosalba Iannone, Donatella Petricca e Fernando Russo.
(foto di Francesca Mazzucchi)