Scuole superiori, i ragazzi ancora in agitazione

Continuano le proteste nelle scuole superiori. L’insicurezza collegata alle riaperture è riuscita a porre dalla stessa parte della barricata chi è favorevole alla Dad e chi, contrario, vorrebbe rientrare a scuola ma si rende conto che non ci sono le condizioni per farlo in sicurezza.

Con la Dad, pur non essendo l’optimum, perlomeno si garantiva continuità. Mentre ora la scuola è nel caos. Sono già due giorni che in molte scuole i ragazzi non entrano in classe.
Sotto accusa la scelta della riapertura delle scuola da parte del Cts, il Comitato tecnico-scientifico, che a molti appare più politica che sanitaria. Non a caso i tanti esperti estranei al Cts, quindi non istituzionalizzati, denunciano i rischi del rientro a scuola (Battiston, Crisanti, Galli, Palù, Pregliasco, Sebastiani, ecc.).
Nel mirino anche il governatore Zingaretti. Nonostante la condizione non proprio “ideale” della pandemia nel Lazio, non a caso diventato zona arancione, la riapertura delle scuole superiori sa tanto di un favore alla ministra Azzolina che non una scelta che va incontro alle istanze di docenti e famiglie, schierati in maggioranza contro le riaperture in presenza.