Roma festeggia il suo Natale, in mano ai “Vandali”

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Oggi tutti a postare immagini patinate e “photoshoppate” di Roma ..di una Roma da cartolina che esiste ormai solo nelle guide e nei siti dei tour operator. Ma aprite gli occhi romani.Noi già un anno e mezzo fa denunciavamo i primi atti vandalici contro questo piccolo gioiello di San Giovanni in Oleo del XVI secolo a cui lavorarono il Bramante, Antonio da Sangallo (e nel suo restauro intervenne persino il Borromini) mentre le istituzioni sonnecchiavano a colpi di fax, di “non mia competenza”, di ridicolaggini burocratiche, di “mancanza fondi” (che però escono fuori per miracolo solo in alcune occasioni di convenienza politica). Nel frattempo questo consueto, insopportabile immobilismo romano ha permesso, in base alla teoria della finestra rotta, a dei vandaletti senza cervello di continuare a devastarlo. Questa è una città fallita in mano ad orde di “cittadini beceri e lobotomizzati” e ad istituzioni molli, incapaci di difendere il nostro patrimonio storico e artistico da 4 mocciosi.I primi dubbi li dovevamo far emergere già anni fa quando c’erano i primi sentori dell’imminente disastro…abbiamo iniziato a tollerare tutto, dalla piccola affissione abusiva sul muro di casa, all’auto parcheggiata con le ruote sul marciapiede, alla merce stesa sui marciapiedi, e ci siamo ritrovati così.
Quelle luci questa sera ai Fori imperiali se le potevano pure risparmiare. Stessa cosa vale per le luci accese sull’opera di Kentridge .Quelle luci dovevano essere spente per celebrare il funerale di questa città non i suoi natali.

Paolo di Pasquale