Rivoluzione mobilità a San Giovanni: il nodo sarà via Monza

Con numerosi mesi di ritardo e non poche critiche, è dunque partita la rivoluzione della mobilità a San Giovanni voluta principalmente dal presidente della Commissione mobilità, il pentastellato Enrico Stefano.

Come già anticipato in esclusiva da “AppiOH” nei mesi scorsi, quando i cantieri sarebbero dovuti partire a marzo, ora il progetto prende corpo e già sono stati distribuiti i volantini informativi da parte del Comune di Roma, inseriti anche nelle cassette della posta degli abitanti del quartiere.

Cosa cambierà, in sostanza?

Via La Spezia diventerà a senso unico, da via Nola in direzione piazzale Appio: una corsia sarà destinata agli autobus, due agli autoveicoli e l’ultima alle biciclette. Sparirà la maggior parte dei parcheggi.

Anche via Taranto diventerà a senso unico in direzione opposta, quindi da piazzale Appio verso via Monza. Qui tre corsie per i veicoli e una per le biciclette, nessuna per le cinque linee di autobus.

Sparirà il pezzo di strada in salita in largo Brindisi, quello limitrofo al bar, di collegamento tra l’inizio di via La Spezia e via Taranto: quest’area diventerà pedonale e sarà occupata da un parcheggio per biciclette.

La vera rivoluzione, però, interesserà gli autobus. Su via Taranto transiteranno ben cinque linee di autobus, ovviamente tutte con largo Brindisi alle spalle: il 51 e il 77 gireranno in via Pozzuoli (la strada che costeggia le poste di via Taranto, di fronte a via Rimini), per poi innestarsi su via La Spezia (a senso unico) verso piazzale Appio (il 51 continuerà ad effettuare capolinea a viale Castrense, per poi imboccare via Altamura e fare la prima fermata in largo Brindisi, davanti a Cisalfa, mentre il 77 continuerà, come ora, in direzione via Magna Grecia e via Cilicia per raggiungere piazzale Ostiense); novità per il 16 e l’81 che anziché imboccare via la Spezia (sarebbe senso vietato) proseguono su via Taranto e girano su via Monza, dove avranno la nuova fermata, per poi riprendere il percorso su via La Spezia verso piazza Lodi. Nessun cambiamento, invece, per l’85 verso piazza Ragusa, tutto il percorso su via Taranto.

Altro cambiamento, però, per l’85 che proviene da piazza Ragusa: non potendo più proseguire per via Taranto dopo l’incrocio con via Aosta, sarà obbligato a girare per via Monza, quindi per via La Spezia in direzione piazzale Appio. Cambieranno di conseguenza le fermate: non più quella su via Taranto davanti alla banca Unicredit e nemmeno più su via Rimini e su via Appia Nuova: le nuove fermate su via Monza (insieme ad altre tre linee di autobus, 16, 81 e 649), e largo Brindisi (davanti a Cisalfa) insieme a 16, 51, 77, 81.

Se la rivoluzione potrebbe apportare qualche beneficio per via La Spezia, perlomeno nel tratto verso largo Brindisi, sicuramente l’impatto per via Taranto e soprattutto via Monza sarà devastante. La prima strada passerà da una sola a ben cinque linee di autobus (16, 51, 77, 81 e 85) e dovrà assorbire tutto il traffico un tempo su via La Spezia direzione tangenziale o piazza Lodi; la seconda strada, via Monza, passerà da una linea d’autobus (649) a ben quattro (16, 81,85 e 649) e soprattutto dovrà assorbire tutta la mole di traffico diretta verso la tangenziale.

Per ora, comunque, gli abitanti della zona dovranno subire gli ennesimi cantieri, dopo i tanti anni di convivenza con quelli della metro C. I lavori dovranno andare avanti per almeno un anno, ma c’è chi teme che potrebbero durare di più.

Dal 2023 dovrebbe partire la seconda fase, la parziale chiusura di viale Castrense, con ulteriore riduzione dei parcheggi. Ma se la situazione del traffico diventerà molto critica, come si teme, l’ulteriore appesantimento potrebbe rimanere un sogno di una giunta Raggi che si avvia a conclusione.