“Ragnatela News” recensisce i locali di San Giovanni

La Ragnatela News“, l’informazione on-line dell’editore “La Ragnatela” con un proprio interessante catalogo di libri e sede a Roma nel quartiere Salario, dedica con Silvia Lunardo un pezzo al nostro quartiere Appio-San Giovanni, recensendo una serie di locali.

Il titolo del pezzo è “A cena in metro… anche a Roma si può!” ed indica una serie di posti dove andare a cena semplicemente utilizzando la metropolitana, linea A per l’occasione.

“A New York, Parigi o Berlino è cosa di ordinaria amministrazione – scrive l’autrice del pezzo. “La sera del fine settimana eleganti signore varcano i tornelli con tacchi e cappotto per arrivare tranquille e senza stress a destinazione. A Roma è possibile? Diciamo che per alcune zone si, per esempio seguendo il tragitto della metro A vogliamo prestare attenzione ad una zona in particolare: San Giovanni”.

La Lunardo parte da “Pontelungo“, dove si sofferma su “Vinum Est” di Paolo Abbondanza in via Gino Capponi 36/38 (aperitivo/punto vendita). Racconta che “Paolo ha aperto la sua bottega circa 9 anni fa, non è molto grande e un po’ nascosta tra i banconi del mercato, ma quando varcherete quella soglia capirete che si tratta di un vero e proprio ‘paese dei balocchi’ per gli amanti di prodotti ricercati”. Quindi, nel dettaglio: “Bancone con vendita di salumi e formaggi totalmente provenienti dall’ Italia, da piccoli produttori come i prosciutti Wolf di Sauris in Friuli , la mortadella Dotta, i salumi del piacentino, e il salumificio La Rocca”.

L’autrice racconta che Paolo ha iniziato per passione, andando alla ricerca di prodotti in piccole fattorie. “Ci confida che il sud è ancora un po’ difficile, solo tramite contatti è riuscito a conoscere per esempio i formaggi di Alessandro Marongiu in Sardegna, scovati nella Barbagia, premiati anche al salone di Torino”.

Il tagliere misto ospita caprino fiorino ferito dell Umbria fattoria biodinamica Calcabrina, caprino unito a miso internamente e avvolto esternamente nelle alghe Nori, un’alternanza tra il gusto del formaggio e un ritorno dello iodio e della parte salina contenuta nelle alghe . Taleggio al latte crudo del Novarese. Blu (affinatore di Roma) affinato con Rum e frutti tropicali (papaya, melone e ananas). Salumi: pastrami di manzo: manzo messo in acqua e sale, affumicato con grani di pepe e senape e infine cotto al vapore. Chorizo spagnolo (patanegra e paprika dolce) Mortandela della Val di Non :pasta di salame affumicata e messa nella rete di maiale. Una sesina di león: carne di manzo stagionata oltre l’anno e 2 mesi affumicata al fumo passivo al legno di quercia, esportata esternamente con grasso di maiale. Lardo di Patanegra. Petto d’oca stagionato e affumicato del Friuli.

A seguire: “Buono“, ristorante, enoteca, cocktail bar, in via Albenga 1. Racconta l’autrice: “Un locale multifunzionale: si può iniziare dal brunch, passare alla cena, alla degustazione di vini (grazie alle loro più di 300 referenze) o anche assaggiare una gustosa pizza! L’atmosfera  è familiare e raffinata e si accompagna alla qualità garantita dai piatti espressi e da tutti gli sfizi, frittura compresa, rigorosamente fatti in casa. Gli ambienti del locale, bianchi e freschi, ricordano lo stile provenzale e l’ampia cucina a vista offre la possibilità di seguire da vicino la preparazione di ogni pietanza”.

Spazio anche per i vini italiani e cocktail preparati da barman professionisti fino alle 2 di notte.

Le proposte del giorno vengono scritte sulla lavagna all’interno della sala in cui vengono trattate esclusivamente materie prime fresche e giornaliere”.

Si passa alla fermata “Re di Roma“, nelle cui vicinanze è tutto un brulicare di locali. Tra questi c’è “Piccadilly” in via Appia Nuova 127, aperto dalle 10 alle 2 di notte (colazione/pranzo/cena/cocktail).

Spiega la Lunardo: “Molti lo conoscono come bar, ma qualche fortunato ha già avuto l’occasione di scoprire la sua cucina perché si, il locale con dehor vicino Piazza Re di Roma, prepara ricche e gustose colazioni con crostate e torte fatte in casa, ma aspetta i suoi clienti anche per pause pranzo gustose e all’insegna di un mangiare sano, non il solito panino, ma prodotti stagionali e sempre diversi come le trenette con calamaretti lime e menta, oppure un filetto di manzo sfumato alla grappa al miele di tiglio su crema di patate, invece per chi sceglie un po’ di cicoria di campo, verrà ben accompagnata da uno stinchetto di maiale confit”.

Poi si sofferma sull’ora dell’apertivo: “Piccadilly ha anche una drink list minuziosamente preparata da Angelo Bonanni e Giordana Velini, che sheckerano fino a tarda sera, perché il locale si presta anche dopo cinema, per concludere un’ottima serata”.

Sempre su via Appia Nuova, al civico 105, verso San Giovanni, c’è “Paneria“. Illustra l’autrice dell’ottimo pezzo: “Spianato a mano, pezzo per pezzo. E’ questa la regola di Paneria: un concept moderno per una tradizione antica, quella del ‘fatto a mano’. E’ l’idea nata dalla mente di Simone Moroni, giovane imprenditore di Lariano, che dopo anni tra Usa e Regno Unito ha deciso di acquistare un forno a Velletri dismesso dagli anni sessanta”.

Quindi i dettagli: “Il punto vendita di via Appia Nuova 105 aspetta ogni giorno dal forno di Velletri in via di Colle Ottone Basso n.6 i prodotti : pane di segale, di grano duro, alle olive, alle noci, ai 7 cereali, sciapo e la punta di diamante… il pane con le gocce di cioccolato, tutti presentati in occasione della cena e premiazione Guida 3 Forchette 2017”.

Ancora: “I dolci da credenza sono in bella vista sul bancone pronti per essere assaggiati e portati a casa: ciambelline al vino rosso di Velletri con nocciole viterbesi, lavorate a mano, una per una, crostate di ricotta e visciole, ciambelloni di mele, tutto rigorosamente cotto al forno a legna”.

Le ultime informazioni: “Paneria è anche tavola calda, quindi si possono mangiare a pranzo o portare via: fettuccine con sfoglia stesa al matterello, gnocchi (rigorosamente di giovedì) ravioli ripieni, lasagne e tanta scelta per una pausa gustosa e genuina. Per chi invece è amante del salato e quindi vuole concentrarsi sulla pizza avrà l’imbarazzo della scelta: pizza bianca, rossa (con un fantastico pomodoro strianese biologico!) integrale, pizzette alle olive, genovese e la tanto amata dai romani…la “scrocchiarella”

La chicca finale: “Da Paneria troverete anche qualcosa di esclusivo: la versione casereccia cotta a legna del Babka dolce tipico della cucina ebraica ashkenazita, cioè degli ebrei dell’Est che ricorda un po’ il nostro panettone come impasto, ma è a forma di rotolone e con gocce di cioccolato. Se non lo conoscete e non lo avete mai assaggiato è giunto il momento di farlo”.

Ancora in zona, verso Re di Roma: “Spiedo” in via Cerveteri 4.

“Il pollo della domenica, quello che lentamente girava sullo spiedo e non vedevi di gustarlo – scrive la Lunardo. “Spiedo è il nuovo punto di riferimento per i filosofi del girarrosto, in via Cerveteri, nato da poco ma in fase di veloce crescita. E’ un piccolo richiamo per i tifosi delle marinature e delle cotture al forno, uno street food tutto ‘casereccio’ pronto da gustare subito, portarlo a casa o farselo portare comodamente. Le carni sono selezionate e scelte dai migliori fornitori, polli allevati all’aperto senza antibiotici e nutriti con mangimi sani. E anche i prezzi sono “senza aggiunta forzata”: Il Gran Pollo alla Contadina (insaporito con rosmarino, salvia, alloro, sale e pepe) €10, ma se ne può prendere anche mezzo €5. Galletto ubriaco : marinato con birra, aneto, sale e pepe €8 (intero). Porchetta di Tacchino (finocchiona selvatica, semi di finocchio, rosmarino, salvia, sale e pepe nero) €5 una porzione (tipo della nonna: mangia che ti fa bene!)”.

Poi la rassegna di altri prodotti: fusi di pollo alla Texana (con salsa BBQ e paprika), tramezzone con pane morbido ai 7 cereali cotto a legna con insalata di pollo allo spiedo, polpette al sugo o on salsa verde, trippa alla romana, patate di Avezzano con salvia e rosmarino, broccatelli, ma anche dolci fatti in casa come le ciambelle Marsala e Uvetta e lo strudel di mele e cannella.

Complimenti all’autrice per queste segnalazioni che invitano ad approfondire la conoscenza di punti vendita per gourmet.