Pronto soccorso nel Lazio, tagli continui

Dal 1997 al 2020 nel Lazio i Pronto Soccorso sono passati da 69 a 40. Tagli di posti letto e carenze croniche del personale hanno portato ad una situazione di non ritorno. Così a pagarne le conseguenze sono sempre i soliti noti: operatori sanitari, costretti a turni massacranti e soggetti ad una escalation di aggressioni e poi i cittadini che nonostante le addizionali Irpef più alte d’Italia sono costretti a sostare molte volte per giorni su una barella prima di aver diritto ad un agognato posto letto.

E’ quanto denuncia Gianluca Giuliano, sindacalista della Ugl (segretario nazionale della Ugl Salute), il quale denuncia che nei giorni scorsi sarebbe stata superata la quota dei mille pazienti in attesa negli ospedali del Lazio. “Nella capitale la situazione è al collasso con file di autoambulanze e una carenza di circa 100 medici nei pronto soccorso, con pesanti criticità su tutto il territorio come riportato da un quotidianoromano. Al CTO mancherebbero 20 medici, al Pertini 12, nei reparti d’emergenza degli Ospedali Santo Spirito, Grassi, Policlinico Umberto I e Tor Vergata sono segnalati 10 specialisti in meno, al Sant’Eugenio 6 e cinque al Sant’Andrea.