“Ortolive”: Cinecittà Est crocevia tra campi e tavole

MaggioSi chiama “Ortolive”, ha sede a Cinecittà Est e nasce dall’idea di far riscoprire la qualità e la genuinità dell’agricoltura sostenibile a chi abitualmente non ha modo di accedere ad un terreno da coltivare. “Ortolive”, in sostanza, vuole porre l’accento sull’importanza del cibo sano e su quanto sia salutare seguire i ritmi della natura assaporando la verdura e gli ortaggi di stagione.

Come funziona “Ortolive”? Chiunque, tramite questa associazione, può adottare un orto su un terreno prestabilito e controllato, dove ogni associato può decidere di coltivare da sé il terreno o eventualmente delegare un contadino esperto. L’obiettivo è anche quello di riqualificare area verdi e terreni abbandonati che, grazie alla piattaforma, ritroveranno vita diventando appezzamenti fertili dove coltivare prodotti sani e di qualità.

“Con ‘Ortolive’ – come spiegano i promotori – si riscopre la passione di coltivare le verdure preferite, perché ogni affiliato decide cosa coltivare nel proprio terreno, quale metodologia utilizzare e come curare il proprio orto in modo tale da ottenere prodotti che garantiscono  un’alimentazione più genuina e più sana. Inoltre ‘Ortolive’ – continuano – si impegna anche a devolvere il 5 per cento del ricavato dalle quote associative ad associazioni che si occupano attivamente dell’ambiente e della sua salvaguardia: grazie alla collaborazione degli aderenti saremo quindi in grado di dare un contributo reale alla tutela dell’ambiente confermando sempre il principio del rispetto della natura che è alla base della nostra filosofia di coltivazione”.

L’associazione si fonda sulla nota indicazione dei nutrizionisti, secondo i quali la salute passa anche attraverso il consumo giornaliero di almeno cinque porzioni tra frutta e verdura. Gli alimenti di origine vegetale, ricchi in fibre, vitamine e sali minerali, dall’elevato potere saziante e dissetante ma poveri di calorie e grassi, possono essere un prezioso alleato per la nostra salute. L’accesso al cibo sano, l’educazione ad una corretta alimentazione e la conservazione delle proprie tradizioni alimentari identificano cultura ed appartenenza e rappresentano i presupposti fondamentali per vivere a lungo e in buona salute.

Tra i presupposti delle produzioni di qualità rientra il fatto che non contengano pesticidi e sostanze chimiche particolarmente nocivi per la nostra salute e che siano invece coltivati con l’impiego di metodi di produzione tradizionali e che siano a chilometri zero, cioè che non viaggino in celle frigorifere per lunghe tratte. L’obiettivo finale è quello di ridurre le distanze tra produttore e consumatore, trasformando ognuno di noi in una nuova forma di coltivatori.

Ma come funziona, in concreto, “Ortolive”?

“Ortolive” è un’associazione culturale naturalista che offre la possibilità di far adottare a tutti un orto, anche a chi non ha tempo e modo di recarsi di persona in campagna. Infatti basta andare sul sito di ‘Ortolive’ tramite browser o app e con pochi passi è possibile scegliere le verdure ed iniziare a coltivare il proprio orto comodamente dal pc o smartphone.

Una volta coltivato, è possibile effettuare la prenotazione e cosa importante, non è soggetta a costi perché si avranno 48 ore per decidere se confermare l’adozione. Se entro le 48 ore si decidesse di confermare la prenotazione, “Ortolive” darà in carico ad un contadino di trasformare l’orto scelto in realtà.

Durante il periodo di crescita degli ortaggi, “Ortolive” offre la possibilità di monitorare giornalmente il proprio orto attraverso foto che saranno inserite quotidianamente, per farlo basterà accedere alla propria area personale e selezionare l’orto adottato.

Se l’utente ha intenzione occasionalmente di curare personalmente il proprio orto, è il benvenuto nei terreni; qualora invece risultasse difficile per mancanza di tempo, ci sono contadini che cureranno l’orto dell’utente, aggiornando periodicamente sullo stato degli ortaggi mediante alcune foto.

Ci sono diversi tipi di quote associative che “Ortolive” mette a disposizione ai propri associati. Tutte le opzioni danno diritto a diventare associato “Ortolive”, durante  il quale si potrà partecipare a tutte le iniziative che si organizzeranno. Inoltre in base alla soluzione scelta si potrà controllare la gestione di un orto per 4, 8 o 12 mesi, avvalendosi dei suggerimenti e delle mani esperte dei contadini. Compreso nella quota associativa ci sono le piantine da trapiantare e l’acqua per irrigare.

In alternativa per gli appassionati o esperti di coltivazione, “Ortolive” offre la possibilità di scegliere la soluzione che permette di coltivare personalmente un orto per 12 mesi e verrà gestito in totale autonomia in base alle proprie conoscenze.

L’associazione si rivolge anche a chi possiede un’attività commerciale come un negozio, un pub, un ristorante. Diventando associato, sarà possibile assicurarsi una fornitura di prodotti biologici e di stagione che consentiranno alla propria attività di distinguersi per la genuinità e la qualità delle materie prime offerte.

Ma chi sono i promotori di “Ortolive”?

L’idea è di un gruppo di ragazzi appassionati di tecnologia e amanti della natura che hanno pensato di unire questi due interessi per far nascere “Ortolive” in base ad un modello già esistente all’estero e che sta muovendo in primi passi anche in Italia (ad esempio a Macchiagodena, in provincia di Isernia).

L’obiettivo dei ragazzi è quello di promuovere ed innovare la coltivazione tradizionale supportandola con le nuove tecnologie.

Queste le schede dei promotori:

1) Marco Cardellini, dottore in ingegneria dell’automazione con la passione per la natura e per la campagna, ambienti che lo hanno sempre circondato e attratto fin da bambino, fungendo un po’ da bussola in tutte le scelte di vita. L’ultima in ordine di tempo è stata quella di fondare l’associazione culturale “Ortolive” insieme agli amici di sempre, con l’obiettivo della diffusione di un’idea: “l’alimentazione di qualità è un elemento fondamentale per avere uno stile di vita sano e dovrebbe essere un diritto di tutti”. L’esigenza di doversi dedicare all’agricoltura nasce dalla storia della sua famiglia che nelle campagne marchigiane, reatine e romane si è sempre dedicata con passione alla terra e alla sua valorizzazione.

2) Emilio Cavarretta, giovane ingegnere informatico di origini calabresi. Vive a Roma da dieci anni ed è da sempre amante della natura e della vita all’aria aperta. Da piccolo ha spesso aiutato i genitori a coltivare l’orticello nel tempo libero.

3) Andrea Passini, dottore in ingegneria informatica, da sempre amatore della natura e dell’ambiente in generale. Una passione tramandata dai nonni che, sfruttando piccoli possedimenti terrieri alle porte di Roma, fin da piccolo, gli hanno fatto apprezzare ed amare la vita agraria, insegnandogli il rispetto per la natura e l’importanza dell’appartenenza alle radici. Per mezzo della collaborazione di tutti i fondatori di “Ortolive” e, grazie alle sue capacità informatiche sul mondo dell’IoT e mobile, è stato possibile rendere reale questa sua passione.

4) Biagio Tagliaferro, ingegnere informatico con la passione per la moto e la musica, ma da praticante, non da spettatore. Si occupa di sicurezza informatica. “Trapiantato” (è il caso di dire) a Roma da più di dieci anni, ha conosciuto da subito gli amici, ora anche soci.

5) Riccardo Taglienti, laureato in ingegneria edile a Roma Tor Vergata, si occupa quotidianamente di progettazione senza tralasciare la passione per la natura e per gli animali. Sin da piccolo i migliori pomeriggi li ha trascorsi seguendo i nonni nella campagna romana e cercando di apprendere tecniche e segreti del mestiere.

Informazioni: associazione naturalistica “Ortolive”, via Eudo Giulioli 47, 00173 Roma, cell. 320-225021.