Lancia (VII Municipio): “Polemiche su viale Castrense? Tanto non decideremo noi…”.

CinziaLanciaAbruzzese di Teramo, coniugata, tre figli, maturità classica presso il liceo “Lucrezio Caro” di Roma, Cinzia Lancia è consigliera del VII Municipio, eletta nella lista del Pd. E’ esperta in formazione, avendo a lungo lavorato con organizzazioni non governative, con il ministero degli Affari esteri, con il Comune di Roma e con la Regione Lazio. E’ stata docente di diritto del lavoro e di educazione civica. E’ noto il suo impegno soprattutto per i quartieri dell’ex IX Municipio e la sua costante e appassionata presenza alle iniziative più meritorie dei comitati di quartiere di zona.

– Consigliera Lancia, nelle ultime settimane a San Giovanni si discute molto del dopo-cantieri della metro C, quando dovrà essere aperta la stazione di San Giovanni, per quanto tempi certi non ce ne sono. C’è chi vorrebbe una situazione analoga a quella di circa dieci anni fa, cioè sostanzialmente un ritorno all’ordinarietà, che rappresenta comunque una conquista. E c’è chi presenta progetti, a volte contestati da altri cittadini. Lei che ne pensa?

“Il quartiere San Giovanni è diventato un corridoio autostradale per l’attraversamento di Roma ed ha anche i cantieri della metro C, che non riguardano però il flusso di traffico che rende l’aria irrespirabile. Per questo motivo ci siamo preoccupati della riapertura di via La Spezia, così come era prima, e della scuola “Carducci”, danneggiata prima dai cantieri della metro A e poi da quelli della metro C. Nel modificare la viabilità per tutelare residenti e bambini bisogna tenere conto della volontà della sovrintendenza, che vuole tutelare le Mura Aureliane, delle esigenze dei pendolari e delle esigenze dei residenti”.

– In sostanza i principali progetti sono due: o chiudere via La Spezia davanti alla scuola “Carducci”, deviando il traffico su via San Severo e viale Castrense fino a piazzale Appio; in alternativa chiudere del tutto viale Castrense, con traffico deviato verso piazza dei Re di Roma, qualora a via La Spezia diventi operativa la Ztl.

“Chi ha studiato la proposta – perché di questo si tratta, dato che le scelte definitive non le faremo noi, né i comitati, ma le istituzioni preposte – aveva prima ipotizzato la chiusura di via La Spezia, senza pregiudizi. E so che ci sono molte persone ostili anche alla chiusura di via La Spezia. Poi s’è parlato della pedonalizzazione di viale Castrense. Io chiedo di trovare la soluzione migliore per tutelare gli abitanti, che stanno morendo di polveri sottili, pur avendo metro e autobus come pochi altri quartieri a Roma e per tutelare una scuola danneggiata già dagli scavi della metro A e poi da quelli della Metro C, e per il diritto ad andare a piedi o in bicicletta, altrimenti, per come risulta dalla conferenza dei servizi, sarà riaperta via La Spezia, così come era prima e rimarrà aperta viale Castrense, così pure via Taranto. Le proposte cercano di tenere conto di tutte le esigenze, provando ad ipotizzare varie soluzioni. Non è una gara né un’ideologia. Mi chiedo, però, a che serva tutta questa polemica su una proposta la cui fattibilità verrà valutata dai tecnici competenti, dato che sarà necessario tenere conto anche degli effetti su tutte le altre vie. E se chi fa polemiche, abbia visto il progetto”.