La palestra popolare della Caffarella, il Comune ne chiede la rimozione

palestra caffarella

Al parco della Caffarella alla fine degli anni 80 nacque una palestra all’aperto grazie all’impegno di un manipolo di appassionati di fitness che, dopo essersi rimboccati le maniche e fatto qualche colletta, riuscirono a creare uno spazio per chi come loro voleva esercitarsi all’aperto senza dove spendere denaro. E’ fu una  di quelle belle iniziative popolari intraprese dai cittadini per se stessi e gli altri cittadini che arricchiscono la vita di città e il tessuto sociale che ci lega. Il risultato degli sforzi di quelli che hanno avuto questa idea è quella che è stata ribattezzata “giostra del benessere”, che nella splendida cornice del parco, vicino all’ingresso su via Mondaini, attira un numero di visitatori che si aggira sulle 300 unità. Un’area dedicata agli sportivi che volevano allenarsi a corpo libero o sfruttando panche, pesi e cyclette che generosamente qualcuno degli avventori donava al sito. Agli anni ’80 risalgono anche le strutture in metallo (sostanzialmente dei tubi da ponteggi) grazie alle quali eseguire per esempio trazioni, addominali, stretching ed altri tipi di esercizio dettati da personali programmi di allenamento. Parallelamente, sia con l’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica (che veniva a costituirsi nel 1988) che con le varie Amministrazioni Comunali, che si sono succedute negli anni, si era creata una sorta di tacita tolleranza a fronte della collaborazione gratuita dei frequentatori della palestra che accudivano l’area, la pulivano e l’abbellivano anche tramite piantumazioni gratuite di essenze arboree ed arbustive autoctone, nel pieno rispetto della flora e fauna esistenti. La presenza di sportivi, in tutte le ore di luce della giornata e per tutti i periodi dell’anno, contribuiva anche a rafforzare il senso di sicurezza di coloro che, frequentando il parco per una semplice passeggiata, si trovavano a transitare nei pressi dell’area ginnica.

Piena sintonia c’era tra i frequentatori della palestra e gli Enti ed Amministrazioni Pubbliche, almeno fino a metà dicembre 2018, quando si è appreso dell’esistenza di una Determinazione Dirigenziale del 7/12/2018 del Dipartimento della Tutela Ambientale del Comune di Roma che impone la rimozione dei manufatti ed attrezzature sportive in quanto “abusive”. Tale azione sancirebbe la morte fisica e spirituale di quel luogo nel quale convergono centinaia di persone all’anno, non solo per allenarsi, ma anche per trascorrere sani momenti di vita all’aria aperta, coltivando e consolidando le amicizie che sono maturate proprio grazie alla frequentazione del sito.

Inoltre c’e’ da dire che nessuno dei fruitori ha mai usufruito di finanziamenti pubblici, non ci  sono mai stati problemi d’ordine pubblico, tutto quello che si è fatto per la palestra è frutto della passione di generose e disinteressate persone unite dall’amore verso lo sport e la vita all’aria aperta.

Chiunque può firmare una petizione per la difesa della palestra popolare della Caffarella al sito: