Il libro del tossicologo Massimo Persia sulle dipendenze patologiche

Dipendenze patologiche, aspetti pratici” è il titolo del nuovo libro del dottor Massimo Persia, per quasi vent’anni responsabile del Serd di Tivoli-Guidonia, oggi dirigente medico presso Uoc Area Erogatori nella direzione generale dell’Asl Rm5 nonché perito medico legale in ambito penale e civile.

Il noto tossicologo e ginecologo, con studio in via Coronelli 40, è cresciuto all’Appio, come ricorda anche il professor Pierpaolo Aragona, medico anestesista del Policlinico Umberto I, che nella prefazione al volume evidenzia l’antica amicizia con l’autore in quanto comuni “bambini in via Pinerolo”.

Altri contributi esterni al libro sono firmati dal chirurgo estetico Carlo Castelfranchi, che tratta la dipendenza da ritocco estetico, da Massimo Mattioli, tecnico federale del settore judo e difesa personale, che affronta la tematica del doping, dall’ingegner Tonino Valleriani, responsabile prevenzione e protezione dell’Asl Rm5, che si sofferma sulle responsabilità del dirigente in ambito sanitario e infine dall’archeologa Maurizia Martina Persia, che tratta l’antropologia delle droghe.

Il volume, che offre molteplici approfondimenti di management sanitario, utili in particolare per dirigenti o aspiranti dirigenti medici di ruolo apicale, nella prima parte esamina approfonditamente gli oppioidi sintetici, la cui diffusione è in netto aumento, i cannabinoidi, i catinoni sintetici e la dismorfofobia, analizza fenomeni moderni come le sigarette elettroniche e i light cannabinoidi, approfondisce l’efficacia di metodi di cura come la Stimolazione magnetica transcranica o il metodo Gerra.

La seconda parte tratta il management sanitario, argomento quanto mai attuale in questo periodo pandemico che c’interroga in particolare su oltre un decennio di insensati tagli agli investimenti, di limitazioni all’accesso dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, di numeri programmati per le scuole di specializzazione già dagli anni Ottanta, ma anche sui rapporti sempre più conflittuali tra Stato e Regioni.

L’improvvisa emergenza pandemica è stata accentuata proprio dalle falle del servizio sanitario – spiega il dottor Persia. “L’aspetto più grave, come abbiamo visto soprattutto in Lombardia ma non solo, è che tanta gente sia stata lasciata senza assistenza medica. La visione ospedalocentrica ha penalizzato proprio quella medicina territoriale che in molti casi ha fallito. Ora c’è la questione dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali del post Covid, cioè dei problemi di fragilità legati ad un paziente che fuoriesce da un ospedale: al tema dell’assistenza domiciliare o nelle case salute si somma quello psicologico e sociale perché spesso è depresso o non può fisicamente recarsi più a fare la spesa o a pagare le bollette”.

Tutto ciò richiama l’esigenza di una nuova e più efficace riorganizzazione della sanità in Italia.

Le numerose riforme della sanità nel nostro Paese, penso alla Mariotti, all’istituzione del Servizio sanitario nazionale, al traghettamento degli enti ospedalieri alle Usl create nel 1978 fino alla stagione dei commissari straordinari dopo l’accorpamento e la riduzione delle stesse Usl, hanno determinato una sempre più forte aziendalizzazione della sanità pubblica – continua lo specialista. “Per cui oggi qualsiasi medico non può fare a meno di conoscere in modo approfondito come funziona l’azienda sanitaria con i suoi organi amministrativi e di politica sanitaria, il suo complesso organigramma, la governance, le strategie, l’innovazione tecnologica, il budget, la rendicontazione, proprio perché i servizi siano organizzati al meglio. Le risorse umane costituiscono l’ossatura del sistema, il supporto agli organi orizzontali ma ad integrazione verticale: oltre ai medici, agli infermieri, ai tecnici, agli psicologi e alle altre figure sanitarie, c’è il rapporto con le tante cooperative che curano i servizi di mensa, di pulizia, di sicurezza. Si pensi, ad esempio, al ruolo dell’Urp nel periodo pandemico. Ecco, tutto ciò, ed altro ancora, richiama la centralità del management sanitario”.

Il testo, oltre ad essere di sicuro interesse per lettori diversificati, risulta certamente utile per gli studenti dei corsi di medicina e chirurgia, per gli specializzandi, per gli specialisti addetti ai servizi delle dipendenze patologiche (Sedr) e per gli aspiranti direttori di Unità operative complesse.

Massimo Persia, “Dipendenze patologiche, aspetti pratici”, PM Edizioni, Varazze (Savona), 2021, 25 euro.

il dottor Massimo Persia