Il “Duca D’ Aosta” cede il passo a Mastroianni (2005)

Intitolato all’ attore, ex alunno falegname, l’ istituto dove hanno studiato anche Pietro Ingrao e Alida Valli Marcello ha frequentato la sezione Arti e Mestieri, il futuro uomo politico sognava una carriera da regista al Centro di cinematografia, dove la più ammirata era l’ aspirante protagonista del grande schermo. Tra gli insegnanti c’ era il burbero maestro Alessandro Blasetti.

Domani il Duca d’ Aosta cederà il passo a un ex alunno falegname; l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato a lui finora intitolato, per iniziativa del sindaco Veltroni, prenderà infatti il nome del più celebre dei suoi scolari, Marcello Mastroianni. Mentre oggi quello secondario serve da passo carrabile per il trasporto dei materiali didattici, una volta entrambi gli ingressi dell’Istituto Professionale Duca d’Aosta venivano utilizzati dai ragazzi. Così nel 1935 lo studente Pietro Ingrao entrava da via Foligno per frequentare il Centro di Cinematografia, niente affatto comunicante con la sezione di Arti e Mestieri cui lo studente Marcello Mastroianni accedeva dal portone principale di via Taranto. Benché si trattasse della medesima scuola, dello stesso palazzo, gli alunni dei differenti corsi potevano non incontrarsi mai.
C’ era una sola nozione comune, un fatto che nessuno di loro ignorava quell’ anno lì: la presenza di una compagna dalla bellezza che impediva il sonno. In attesa del suo passaggio si radunavano frotte di giovanotti ardenti, ma lei tirava dritto con gli occhi di ghiaccio, il portamento di una regina. Si chiamava Anna Maria Altenburger; più in là, in arte, Alida Valli.
Con la riforma fascista dell’ istruzione, per volere di Sua Eccellenza il Principe Boncompagni Ludovisi, al principio degli anni Trenta il Governatorato di Roma aveva provveduto a creare quattordici scuole di avviamento professionale, in cui si raccolsero quattromila allievi, ripartiti in centoquattordici classi. Di norma queste erano dislocate presso vari istituti; solo in un caso fu necessario adibire un apposito edificio. La Duca d’ Aosta di via Taranto fu così ultimata nel 1931 e subito ospitò milletrecento ragazzi, divenuti millecinquecento nel corso del medesimo anno scolastico. Offriva loro quaranta aule, vasti laboratori e officine in cui le femmine venivano perlopiù indirizzate a lavori di sartoria, lavanderia, cura della casa. I maschi studiavano invece da fucinatori, elettricisti, falegnami.
Proprio qui fu iscritto il giovane Mastroianni, undicenne, dal padre ebanista che avrebbe amato veder proseguire il proprio mestiere. L’altro figlio Ruggero, divenuto poi illustre montatore, frequentò invece la scuola di cinema che occupava un’ ala a sé dello stabile.
In origine il quartiere Appio era infatti destinato a costituire una sorta di polo cinematografico della Capitale, finché l’ incendio di un deposito di celluloide non creò allarme, suggerendo di trasferire quei materiali altamente infiammabili lontano da una zona tanto popolosa; pertanto fu concepita e creata Cinecittà.
L’iscrizione alla Duca d’ Aosta costava in principio 25 lire annue, cui se ne dovevano aggiungere 15 per spese di laboratorio, 100 per l’ acquisto di libri e quaderni, oltre al necessario provvedersi di grembiuli e indumenti adatti all’ educazione fisica; alle famiglie meno abbienti era consentito il pagamento rateizzato.
A insegnare agli aspiranti registi Pietro Ingrao e Vittorio Cottafavi (prima di dedicarsi alla vita politica Ingrao ebbe esperienze di sceneggiatore, mentre Cottafavi rimase com’ è noto fedele a quella vocazione) vi era il maestro Alessandro Blasetti, ricordato dagli alunni come figura di straordinario temperamento. Le sue lezioni erano semplici, folgoranti, la sua condotta talvolta eccentrica. Possedeva un’ automobile che guidava a tutta birra; alle imprecazioni dei pedoni e ai richiami dei vigili rispondeva agitando un braccio sdegnato fuori dal finestrino e gridando: «Voi non sapete chi sono io!» .
Nel 1956, con decreto del Presidente della Repubblica, la scuola tecnica viene soppressa. In sua sostituzione nasce l’ attuale istituto, aperto a studenti del quinquennio superiore e strutturato per fornire specifica preparazione tecnico pratica nelle mansioni qualificate di tipo commerciale, industriale, artigianale, agrario e nautico.
Di recente, a causa del grande numero di iscritti, è stato opportuno aprire una succursale che ha sede in via Macedonia, all’ interno del Parco della Caffarella. Marcello Mastroianni attor giovane

(Margherita D’Amico, Corriere della Sera, 24 maggio 2005, pagina 53)