Dal Tuscolano al Molise, ma il sito archeologico è chiuso

Amara avventura per una comitiva di otto persone partite dal quartiere Tuscolano di Roma per visitare il sito archeologico di Pietrabbondante, nell’Alto Molise. “Avremmo voluto visitare il sito archeologico di Pietrabbondante – racconta Aldo. “Sono partito di buon ora da Roma, ho rinunciato al Parco dell’Appia Antica, ed arrivato in Molise dinanzi al cancello, dopo quasi tre ore di viaggio, ho trovato lo stesso chiuso ed un cartello che mi rimandava a tempi migliori. Sono rimasto di sasso – continua – e non mi so spiegare ancora il perché di tanta arretratezza – continua sgomento. “Si promuove il Molise e poi ci si trova difronte a dita puntate, che ti invitano ad andar via – prosegue il turista romano. “Per la delusione, eravamo 8 amici, abbiamo preferito andare a mangiare in Abruzzo dove il mondo è sembrato sorriderci senza mezzi termini – conclude con tanta amarezza e, con colpo ferire. Torna sui suoi passi e continua: “Abbiamo trovato un cartello che senza una firma, un’indicazione di chi lo ha posizionato cita testualmente: In osservanza dell’art. 21, lettera d, del DPCM 8 marzo 2020 è sospesa l’apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi di cultura sull’intero territorio nazionale. Pertanto l’area archeologica rimarrà temporaneamente chiusa fino a nuove disposizioni. Il sito del Polo Museale (www.musei.molise.beniculturali.it) sarà costantemente aggiornato con le informazioni relative alle riaperture”. E continua: “Ho provato a collegarmi ma, e non sono del tutto imbranato, mi sembra che vi siano solo spot sulla promozione e nulla di più. Siamo al 18 giugno, il governo ha disposto la riapertura dei siti e, Pietrabbondante è ancora serrata e senza vita. Difficile tornare con questi presupposti che minano anche la voglia di perdonare. Un signore anziano vedendoci un po’ arrabbiati, ci ha detto che capita spesso e che il Molise non esiste o è di serie B. Io dico che esiste ma male, meglio scegliere l’Abruzzo o restare nel Lazio”. Peccato.