Dal 7 ottobre la Settimana della dislessia

Quarta edizione per la Settimana nazionale della dislessia, che si terrà dal 7 al 13 ottobre 2019, in concomitanza con la European Dyslexia Awareness Week, promossa dalla European Dyslexia Association (Eda).

Come per le scorse edizioni, anche quest’anno è previsto un articolato programma di eventi di informazione e sensibilizzazione, organizzato su tutto il territorio nazionale da oltre 1.000 volontari, parte di 95 sezioni provinciali dell’Associazione italiana dislessia (Aid), in collaborazione con 300 tra enti pubblici e istituti scolastici.

Tra le iniziative:

“GIOVANI E DSA: TESTIMONIANZE E TEATRO”
Martedì 8 ottobre 2019dalle ore 9 alle 17 presso l’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Tor Vergata, in via Cracovia 50 a Roma

In mattinata, interverranno: Pier Gianni Medaglia: delegato del Rettore per l’inclusione degli studenti con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) dell’Università “Tor Vergata”, presidente di Caris (Commissione di Ateneo dell’Università di Roma “Tor Vergata” per l’inclusione degli studenti con disabilità e Dsa); Ilaria De Meis, Logopedista Fli Lazio, figura di riferimento di Caris; Antonella Trentin, vicepresidente Aid nazionale e presidente sezione AID Roma; Marco Romano, coordinatore regionale Aid Lazio; Martina Marcialis, Camilla Coppola e Francesco Biagioni, tre giovani volontari dell’Associazione italiana dislessia.

Nel pomeriggio, dalle 14 alle 17,  si terrà lo spettacolo teatrale “Ci ho le sillabe girate”, che affronta il tema della dislessia in maniera ironica, per sdrammatizzarne le difficoltà. Una commedia divertente e brillante costruita sui vissuti dei tre giovani attori dislessici, che hanno scelto di fare uno spettacolo sui disturbi dell’apprendimento offrendosi con la forza straordinaria che ha in sé ogni testimone incarnato. Con Francesco Arioli, Stefano Grignani, Sebastian Luque Herrera, Pietro Versari. Drammaturgia di Alberto Cavalieri. Regia Enzo Biscardi. Produzione Teatro Officina

Entrambi gli eventi sono gratuiti ed aperti a tutti: studenti, insegnanti e famiglie.

I posti sono limitati, E’ richiesta l’iscrizione on-line: https://roma.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/settimana-nazionale-del la-dislessia-2019-roma

Mercoledì 9 ottobre, ore 18
Lo sai che… La dislessia è un particolare modo di apprendere
Presso la Sede Erickson – Roma
con Nicoletta Perini, Antonella Trentin, Marco Romano, Luana Astore e Fabiana Illiano.

Erickson e Aid propongono una riflessione su questo “particolare modo di apprendere”. Un’occasione per approfondire questo disturbo, in linea con il titolo della manifestazione di quest’anno: “Diversi e Uguali: promuoviamo l’equità. Le persone con Dsa, ad esempio, hanno un diverso modo di apprendere o di svolgere il proprio lavoro, ma hanno lo stesso diritto di poterlo fare rispetto a chi non ha necessità di utilizzare i loro stessi strumenti. Durante l’incontro ci sarà l’occasione di mettersi in gioco con un breve esperimento intitolato “Mettiamoci nei panni di” dedicato a tutti.
Il laboratorio è in collaborazione con Telos.
La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei posti disponibili.
E’ gradita la prenotazione al numero 06-90216980.

Per maggiori informazioni su tutti gli eventi: https://roma.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/settimana-nazio nale-della-dislessia-2019-roma

Le persone dislessiche, cioè che hanno un modo diverso di apprendere tramite lettura, scrittura o calcolo, secondo le ultime stime sono circa due milioni in Italia. Una realtà emersa solo negli ultimi anni grazie soprattutto all’evoluzione della neuropsichiatria.

A fronte di questo nuovo fenomeno è proliferata l’attivazione di norme, servizi di supporto e campagne di sensibilizzazione. Proprio per le difficoltà che incontrano nello studio con i metodi tradizionali, i dislessici si distraggono, commettono errori, si stancano presto, pur possedendo un’eccezionale memoria visiva.

Nelle ultime stagioni sono stati compiuti notevoli passi in avanti in questo campo. In particolare, la legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 ha garantito norme specifiche in materia di disturbi di apprendimento in ambito scolastico ed ha aperto definitivamente le porte a quelle modalità didattiche dedicate, comprensive di strumenti compensativi e dispensativi. Tuttavia i preconcetti verso gli studenti dislessici sono duri a morire. La mancanza di serenità accentua, tra l’altro, le difficoltà dei ragazzi soprattutto nel campo dell’autostima.

La qualità dell’inclusione scolastica è notevolmente migliorata negli ultimi anni, causa il rilevante aumento del numero di studenti dislessici e merito di docenti più ‘attrezzati’ in materia. Per fortuna sembra tramontata la stagione dei patimenti inflitti da docenti disinformati ai dislessici o di casi come quello della studentessa dislessica che a Genova è dovuta ricorrere al Tar perché si pronunciasse contro la bocciatura alla maturità. Lo stesso, però, non si può dire per i pregiudizi sociali.

Nei giorni scorsi a Roma uno studente di 15 anni s’è visto “redarguire” da una commissione dell’Inps per la scelta del liceo classico, sottintendendo l’inadeguatezza di tale scelta per un ragazzo con Dsa. Eppure il giovane, pur con grandi sacrifici tra tutor, laboratori e ripetizioni, ha concluso il primo anno con piena promozione.

“Pur essendo stati fatti grandi passi in avanti soprattutto in ambito didattico, episodi del genere sono ancora frequenti nel contesto sociale – spiegano da un’associazione di dislessici. “L’atteggiamento disfattista, soprattutto da parte di funzionari pubblici, è purtroppo comune ed è contrapposto proprio alla necessaria esigenza di sdrammatizzarne le difficoltà su cui i neuropsichiatri sono tutti concordi. Uno dei problemi è che le valutazioni dei dislessici nelle commissioni vengono effettuate in genere da medici generici, che non hanno quindi una competenza specifica. E non mancano addirittura atteggiamenti negazionisti, che tendono a minimizzare il fenomeno su cui, va detto, è proliferato un business tra interventi di logopedia e di tutoraggio – concludono dall’associazione.