Castelli Romani, convegno sull’eccellenza oculistica

Il dottor Franco Arrigoni in una foto d’archivio

Soltanto un paio di mesi fa presso l’ospedale dei Castelli di Ariccia, alle porte di Roma, è stato effettuato il primo intervento di osteocheratoprotesiche, tecnica italiana di ripristino della visione per mezzo di una cornea artificiale. Grazie a questa operazione, una paziente del territorio, non vedente da cinque anni, ha potuto recuperare la capacità visiva.

L’osteocheratoprotesi, da un punto di vista tecnico, è costituita da un lenticolo ottico ancorato ad un supporto osseo ricoperto dalla mucosa buccale del paziente per assicurarne la chiusura a sigillo e permettere così il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata da un leucoma vascolarizzato. Nel caso di Ariccia, il “bottone” osseo è stato prelevato dalla tibia della paziente.

L’ospedale dei Castelli di Ariccia è entrato pertanto a far parte della ristretta cerchia dei prestigiosi centri di oftalmologia. Merito dell’équipe multidisciplinare coordinata dal dottor Franco Arrigoni, dirigente responsabile della Uos di chirurgia vitreo-retinica.

“Ci tengo a ringraziare la direzione sanitaria e aziendale per averci sostenuto e dotato delle più moderne attrezzature con cui stiamo realizzando altri delicati interventi di chirurgia vitreo-retinica in équipe con i dottori Abed, Altieri Pinto – ha dichiarato il dottor Arrigoni – ovvero la chirurgia del distacco di retina, l’impianto di lentine a fissazione sclerale senza sutura, la chirurgia del foro e del pucker maculare e il trattamento del glaucoma maligno con la valvola di Ahmed. Ringrazio tutti per il sostegno medico e infermieristico del blocco operatorio, il direttore sanitario di presidio dottor Gentile, la professoressa Carla Giancotti, primario anestesista e la sua équipe, che mi hanno accompagnato nelle delicate anestesie generali, il caposala del blocco operatorio Gianluca Botticelli, la caposala Luisa Colaceci del centro di sterilizzazione e la caposala del servizio di preospedalizzazione Salera, il professor Fabio Cerza, primario ortopedico per la fattiva collaborazione per il prelievo del bottone osseo dalla tibia, il professor Angelo Serao, il dottor James Casella e tutto lo staff per il sostegno di reparto, gli infermieri durante l’intervento Marilena Corsetti e Giulia Cariota ed il dottor Angelo Pecere per il sostegno costante della farmacia e della sua persona”.

L’intervento, che ha avuto risonanza sugli organi d’informazione, conferma l’eccellenza dell’offerta sanitaria nel territorio della Asl Roma 6, in particolare nella chirurgia oculistica. Non a caso lunedì 12 febbraio, proprio presso l’ospedale dei Castelli di Ariccia (via Nettunense km. 15,5), dalle ore 15 nell’aula Viola, si svolgerà il convegno “Asl Roma 6, chirurgia oculistica: il Lazio tra le eccellenze mondiali”, con la partecipazione di Francesco Rocca (presidente della Regione Lazio), Giancarlo Righini (assessore della Regione Lazio), Marco Mattei (capo di gabinetto del ministero della Salute) e del senatore Marco Silvestroni.

Sono previsti gli interventi di Francesco Marchitelli (commissario straordinario della Asl Roma 6), Vincenzo Carlo La Regina (direttore sanitario dell’Asl Roma 6), Franco Arrigoni (direttore responsabile UOS Chirurgia vitreo-retinica dell’ospedale dei Castelli), Augusto Pocobelli (primario oculista dell’azienda San Giovanni Addolorata e responsabile della Banca degli occhi), Paolo Colliardo (oculista e allievo del luminare Gian Carlo Falcinelli).