Buono casa, riaperti i termini fino al 20 marzo

BuonoCasaIl Campidoglio procede nel percorso di chiusura dei Centri di Assistenza Alloggiativa Temporanea (Caat). La Giunta Capitolina ha approvato una delibera che stabilisce il nuovo piano operativo di chiusura dei cosiddetti “residence”, prevedendo per il 2017, come obiettivo minimo, la dismissione di 250 alloggi che produrrà un risparmio per le casse capitoline stimato in oltre 3 milioni di euro l’anno.

A questo fine vengono riaperti i termini per la presentazione delle richieste per il “Buono Casa”, erogato dal Campidoglio a favore degli aventi diritto che stipulino contratti di locazione per immobili privati. I nuclei familiari attualmente residenti nei Caat, che non abbiano già provveduto in passato, potranno avanzare le richieste entro il 20 marzo 2017 purché prima dello stesso termine abbiano anche proposto domanda per l’assegnazione di alloggio Erp.

Successivamente – fa sapere il Campidoglio – si provvederà all’assegnazione degli alloggi Erp nei confronti di coloro che risultano utilmente collocati nelle graduatorie e alla concessione del “Buono Casa” per chi possiede i relativi requisiti. Tutti gli altri perderanno il diritto all’assistenza alloggiativa e la stessa decadenza è prevista anche nei confronti di tutti i nuclei familiari che risultino occupanti illegittimi di alloggio Erp, oppure non abbiano presentato domanda per la sua assegnazione entro il nuovo termine fissato.

Per facilitare il reperimento di abitazioni private, entro lo stesso 20 marzo verrà istituito un elenco pubblico degli operatori del settore immobiliare, comprese le associazioni rappresentative dei piccoli proprietari, che abbiano espresso una manifestazione d’interesse a mettere a disposizione immobili da destinare a contratti di locazione diretta, assistita dall’istituto del c.d. “Buono casa”. Resterà comunque salva la possibilità del singolo cittadino proprietario di abitazioni di offrire la propria disponibilità locativa a prescindere dall’iscrizione nell’elenco pubblico.

La delibera prevede, infine, che entro il 30 giugno prossimo venga redatto e sottoposto all’approvazione della Giunta un piano generale assistenziale alternativo ai residence, per l’accoglienza di soggetti in condizioni di fragilità sociale (come minorenni, disabili e anziani). Fino ad allora, per i nuclei familiari valutati in condizioni di fragilità da parte dei servizi sociali territoriali, verrà disposto il trasferimento dai Caat in dismissione verso quelli la cui chiusura è prevista nel 2018.

“Con questa delibera”, spiegano gli assessori Laura Baldassarre (Persona, Scuola e Comunità solidale) e Andrea Mazzillo (Bilancio e Patrimonio), “l’amministrazione capitolina comincia a mettere ordine nel settore delle politiche abitative, per porre definitivamente fine alla lunga stagione dell’‘emergenza’ che ha prodotto fenomeni di illegalità diffusa. La nostra azione, anche con i provvedimenti che adotteremo in futuro, sarà dunque ispirata al ripristino della legalità, per rispondere alle esigenze di chi ha davvero diritto a un alloggio pubblico e per contrastare la pratica delle occupazioni abusive da parte di chi non possiede i requisiti previsti per l’assistenza alloggiativa. Allo stesso tempo, però, tale priorità non potrà ignorare le necessità di tutela dei soggetti più fragili, le cui condizioni vanno sempre valutate se si intende costruire una comunità più equa e solidale”.