Buone idee / Il portinaio di quartiere

PortinaiodiquartiereSi chiama “solving problems point”, cioè un punto fisico per risolvere problemi. In apparenza somiglia ad un’edicola. Si tratta, invece, di ciò che è stato ribattezzato “portiere di zona”. Cioè un “gabbiotto” con una persona che è a disposizione di un comprensorio per risolvere ogni tipo di problema, dalla classica perdita al bagno alle serrande che si sono bloccate ma anche per l’esigenza di una baby sitter o di un’assistente per gli anziani.

L’idea è partita dalla Francia e sta facendo il giro d’Europa, Italia compresa. Da noi, ad esempio, ha attecchito a Perugia (Porta Pesa), dove il primo portiere di quartiere (a stipendio), che si chiama Costantin, mira a sconfiggere il degrado occupandosi del decoro pubblico, della vivibilità e della sicurezza del luogo affidatogli. In questo caso è dotato anche di un cartellino di riconoscimento e di una divisa. I fondi, in questo caso, sono arrivati grazie addirittura ad un bando europeo.

L’ideatore di questo “portinaio di quartiere” è l’economista francese Charles-Edouard Vincent, 42 anni, insegnante, il quale ha sentenziato: “Abbiamo voluto ridare umanità alla vita quotidiana”.

A Parigi, vicino a place de Vosges, c’è “Lulu dans ma rue” (“Lulu nella mia strada”). Ha il sostegno del comune di Parigi e nel primo anno di attività ha registrato numeri importanti: 11mila clienti, 3.596 servizi richiesti ai 48 Lulus e 120 proposte di nuove aperture in tutta la città.

Come funziona il servizio? Ci si può rivolgere direttamente al chiosco, ma anche telefonare o contattarlo tramite internet. Grazie alla segnalazione, il portiere individua la persona più adatta a risolvere il problema. A prezzi, ovviamente, esigui. Il pagamento, tra l’altro, è detraibile dalle tasse al cinquanta per cento.

 

(foto: Vita.it)