Arena a Santa Croce: dopo-film con tensioni per le multe dei vigili

Chiusura con strascichi in piazza Santa Croce in Gerusalemme per l’arena cinematografica estiva intitolata “Per il cinema italiano: memoria, presente e futuro”. La causa? Multe a tappeto alle auto in divieto di sosta. La kermesse, come noto, viene promossa da anni dal Mibac direzione generale cinema e dal Centro sperimentale di cinematografia in collaborazione con Luce Cinecittà, Soprintendenza speciale di Roma archeologia, belle arti e paesaggio, Siae ed Esercito.

Il gran pienone per la proiezione di “Polvere di stelle” con Alberto Sordi e Monica Vitti, che ha chiuso alla grande la rassegna, ha determinato un afflusso record di automobili parcheggiate per lo più davanti alla basilica, anche sui prati sotto alle Mura Aureliane. L’area, in realtà, è isola pedonale, dovendo anche consentire il passaggio dei vigili del fuoco e dei mezzi di primo intervento e di soccorso – quale unica via di fuga – nel caso di esigenze non solo per la chiesa e per la limitrofa attività ricettiva, ma anche per la stessa arena estiva a ridosso della sede del Mibac.

Intorno a mezzanotte e mezza, a chiusura della manifestazione, l’amara sorpresa per molti spettatori: tutte le automobili davanti al sagrato della basilica sono state multate, alcune sono state addirittura portate via con i carri attrezzi. Ingente lo spiegamento di vigili urbani.

Prevedibili le reazioni da parte di decine di persone, alcune private del mezzo per rientrare a casa. La tensione è salita subito alle stelle, in linea con il titolo del film. Il momento di massima tensione quando è partito il coro “Vergogna!”. Non sono mancati improperi contro la polizia municipale ed una vigilessa è stata costretta a richiedere l’identificazione ad una cittadina per parole ritenute ingiuriose.

Più di qualcuno ha chiamato in ballo la sindaca Raggi, una cittadina s’è giustificata dicendo che credeva l’area di proprietà del ministero della Difesa, vista la presenza di due musei militari.

Il primo problema per coloro a cui è scomparsa l’autovettura è stato quello di rintracciare il deposito dove è stata portata. Le prime indicazioni sono andate a circonvallazione Tiburtina e in area Ciampino. “Io non posso camminare, come torno a casa senza auto? – s’è lamentato un anziano. Un altro ha spiegato di abitare fuori Roma. “Pensate alle piazze di spaccio, non a noi! – ha gridato un giovane. Una signora vestita di nero, tra le più agitate, ha aizzato la folla prima di ripartire con il marito a bordo di un grosso Suv bianco.

Alcuni residenti che si trovavano in piazza Santa Croce in Gerusalemme con i propri cani hanno però plaudito all’iniziativa dei vigili. “Una volta tanto che fanno una cosa fatta bene – ha commentato un signore – qui è area pedonale e le macchine non ci possono stare. Ma ognuno fa come gli pare e non capisco queste persone perché protestano dal momento che hanno parcheggiato in divieto di sosta e la multa ci sta tutta”.

Qualche altro, però, si domanda perché nei giorni scorsi i vigili non abbiano fatto lo stesso, dal momento che la manifestazione è partita addirittura il 6 luglio e da allora non s’è vista una multa. E soprattutto il senso di portare via l’auto lasciando le persone a piedi a mezzanotte e mezza, con taxi difficili da trovare e autobus più rari del solito.

Insomma, un’amara chiusura per la bella iniziativa del ministero e del Centro sperimentale di cinematografia. Per quanto, in effetti, l’area da decenni è isola pedonale, con tanto di cartello all’ingresso. Ma è anche normale l’amarezza per una serata che a tanti cittadini, più che ad ingresso libero, finisce per alleggerire di parecchio il portafoglio a causa dell’inaspettata solerzia del Comune di Roma.

Piazza Santa Croce al termine del tribolato dopo-film