ANALISI / Il “tramonto” del Sole

Sole“Il Sole 24 Ore”, il giornale di Confindustria, la più diffusa testata economica italiana, in nove anni di gestione avrebbe perso un miliardo di euro, praticamente quasi duemila miliardi di vecchie lire. Un buco davvero enorme, non collegabile unicamente alla situazione del giornale, che anzi negli ultimi anni ha registrato anche successi. Dietro ci sarebbero un po’ di misteri “all’italiana”.

La prima tappa, nell’era dell’economia iperfinanziaria, è la quotazione in Borsa del giornale, siamo alla fine del 2007. Raccoglie 232 milioni, secondo la dettagliata ricostruzione compiuta dal “Fatto quotidiano”, unica autorevole testata che sta dando il giusto risalto all’amara vicenda. Passano sei mesi – siamo a metà del 2008 – e la testata brucia in Borsa già il 28 per cento del capitale.

Ma il nodo vero sono i bilanci: li sta verificando la Procura della Repubblica di Milano perché ci sarebbero parecchie anomalie. Del resto, come evidenzia Giorgio Meletti, autore dell’inchiesta sul “Fatto quotidiano”, da anni si susseguono gli esposti al collegio sindacale e alla Consob. “È datato 11 maggio 2010 l’esposto firmato da quattro giornalisti del Sole 24 Ore (Donatella Stasio, Nicola Borzi, Alessandro Galimberti, Giovanni Negri) che si sono spesi personalmente per denunciare le imprese dei loro blasonati editori. In quell’esposto c’è di tutto”.

Emergono storie di acquisti di società che vanno male, bilanci decisamente “ambigui” (nel 2008 “Il Sole” ha dichiarato in bilancio di aver diffuso – tra carta e digitale – 335 mila copie al giorno incassando 207 milioni; nel 2015 le copie sono salite a 375 mila ma i ricavi sono scesi a 144 milioni), incarichi affidati a persone non proprio missionarie, le stesse che hanno le mani in pasta in tante “stanze dei bottoni” della nostra economia. Così, la testata che dovrebbe offrire consigli utili ad imprenditori e commercialisti, finisce per dover dare consigli a sé stessa per come uscire dal guado.

I numeri sono impietosi: il 6 dicembre 2007, giorno della quotazione, “Il Sole 24 Ore” valeva in Borsa 750 milioni, oggi ne vale 51; aveva 347 milioni di patrimonio netto (capitale e riserve), oggi ne ha 28 milioni; aveva una posizione finanziaria netta, cioè soldi in cassa, di 149 milioni, oggi ce l ‘ ha negativa, cioè ha debiti netti per 30 milioni. “Il Fatto quotidiano” tira le somme: si sarebbero volatilizzati 1,2 miliardi. Soldi principalmente delle aziende associate a Confindustria, imprese che ovviamente hanno un diavolo per capello.