La rotonda mascotte di Google che ha accolto i visitatori allo stand del colosso americano presso la Maker Faire, la fiera degli inventori a Roma, è diventata – suo malgrado – l’attrazione di numerosi curiosi attratti da quell’insolito modo di fare marketing da parte della multinazionale.
Nel display all’ingresso dello stand, il pupazzo-mascotte ha improvvisamente iniziato a lanciare originali messaggi sul “sentirsi gonfio”, fino alla confessione di “avere problemi di aerofagia”. Gli standisti a lungo non si sono resi conto di quanto stava accadendo, probabilmente convinti che i sorrisi degli utenti erano rivolti alle fattezze di quello strano animaletto di peluche, presente anche in versione animata negli schermi. Soltanto la ressa e le fotografie scattate dal pubblico hanno insospettito i responsabili che prontamente sono intervenuti nei codici di programmazione per riportare il linguaggio allo stadio ordinario.
LO STAND DI GOOGLE CON LA MASCOTTE
IL DISPLAY ALTERATO
L’INTERVENTO DEI TECNICI