Valeria, la forza di una donna dell’ Appio, una grande lezione di vita

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Grazie Valeria per aver raccontato la tua storia .. Una grande lezione di vita e di coraggio e per aver vinto la tua battaglia per la vita … Un abbraccio e un grande in bocca al lupo !

In vista della RACE for the Cure 2016, ho deciso di uscire dall’ombra ed espormi in prima persona per raccontarvi la mia storia. Quando cinque anni fa mi dissero che avevo il cancro, prima scoppiai a ridere, poi provai orrore e terrore, e dopo ancora, mi rimboccai le maniche, consapevole che avrei dovuto affrontare la guerra, la malattia, oltre a rimettermi in discussione come essere umano e come donna. Sono passata attraverso tutte le fasi del “viaggio della speranza”: reparti oncologici pubblici e privati, luminari, santoni, metodo Di Bella, interventi chirurgici, chemioterapia, radioterapia, 30 kg in più, parrucca e ciglia finte per conservare quel poco di femminilità che tentava di restare a galla e non affogare, ferite sul corpo e nel corpo che bucano, fragilità, cattedrali nel deserto, paura di morire e tanta ignoranza. Insomma, la guerra, ma quella vera! Tutto questo fino ad una fredda e piovosa mattina di gennaio quando, in ospedale per l’ultimo ciclo di chemio, un ragazzino – calvo, ma tanto speranzoso come me – mi disse: “Solo quando hai scelto come vivere e chi vuoi essere, poi, puoi anche morire”. Quella mattina sentii per la prima volta il mio cuore battere per sostenere la vita. Mi strappai l’ago dal braccio, firmai per dire “basta” ai chimici in vena, e iniziai a cercare un’altra strada. La strada delle sculture di corallo che danno forma all’oblio. Oggi, che la guerra è finita e che sono guarita, posso dire a tutti quelli che combattono – e non importa cosa e per cosa: non fermatevi mai all’apparenza, andate oltre, leggete, informatevi, chiedete spiegazioni, fate prevenzione, FATE RICERCA E NON SIATE PASSIVI, cercate instancabili ancora e ancora, ascoltate il vostro corpo e le vostre emozioni, restate umani. Poi, soltanto dopo esservi ascoltati e avere ascoltato, scegliete, stando pur certi che quella scelta né oggi né domani vi tradirà. Il cancro è una parola che so quanto può fare paura, ma è anche vero che la paura – spesso – ci può mettere in una condizione di salva-vita. Guarire si può! E laddove non fosse possibile, si può continuare a vivere fino alla fine senza perdere la speranza, la tenerezza e il filo della ricerca. RICERCA in nome della quale vi chiedo, esponendomi in prima di persona, di partecipare alla bellissima ed importante Manifestazione del 15 maggio presso Circo Massimo, dove affiancare medici, ex-pazienti, pazienti in corsa, persone sane come un pesce, per una giornata all’insegna della VITA. Gli Alternativi (siamo un gruppo che trovate qui su fb) stanno formando una squadra, ma qualora non voleste farne parte, iscrivetevi come singoli. Noi, di sicuro, vi riconosceremo e vi abbracceremo

Valeria Amato