Via Sanremo: 45K, un progetto di Massimo Valente

45KNell’ambito dell’Open House Roma, l’evento annuale che in un solo weekend consente l’apertura gratuita di centinaia di edifici della Capitale notevoli per le peculiarità architettoniche-artistiche e che, a differenza di iniziative simili, rivolge particolare attenzione oltre che al patrimonio storico, anche e soprattutto a quello moderno e contemporaneo, uno dei luoghi protagonisti del fine settimana (sebbene aperto solo di sabato) è stato un appartamento ubicato nel condominio di via Sanremo 1, a ridosso di piazza Asti, denominato “45K”.

In 85 metri quadrati calpestabili, trovano posto i 40 metri quadrati di soggiorno effettivi, due camere, due bagni, un ripostiglio, una cabina armadio di 9,00 ml un soppalco di 10 metri quadrati ed una cucina (comprese le colonne) di circa 12 metri.

Pur nella realizzazione di un open space, la struttura mantiene in effetti inalterato il senso di longitudinalità liberando lo spazio del soggiorno, per spingersi fisicamente fino alle camere da letto, con la libreria a tutt’altezza e la cabina armadio.

Come spiega lo stesso progettista, l’architetto Massimo Valente, “la linea di distribuzione si conferma come principio ordinatore del progetto acquisendo però circa 19,00 mq che prima erano solo un percorso. Su questa insiste la cabina armadio a destra ed a sinistra il lungo piano della cucina profondo 45cm e che si sviluppa per circa 10,00m trasformandosi da piano da appoggio, a piano lavoro, a scrivania nel tratto che dà le spalle alla libreria a tutta altezza di Ikea. Le pareti che inquadravano il connettivo slittano ai lati comprimendo le zone  notte ed il soggiorno assume una dimensione apparente di circa 50,00 mq, garantendo allo sguardo di spaziare a 360 gradi verso il balcone, l’asse del connettivo e il vano scala”.

La mancanza di porte lascia penetrare la luce che amplifica (non rendendolo buio) il corridoio, che diventa spazio d’uso ed elemento di connessione tra le stanze. Uno specchio in fondo offre un controcampo che partecipa all’amplificazione percettiva.

L’architetto Massimo Valente, noto professionista, si è formato presso lo studio Manfredi Nicoletti Associati. Di indole più intimistica, ha perseguito nel tempo un percorso ad una scala a lui più consona, quella dello spazio interno. Alcuni dei progetti sono stati pubblicati su riviste di settore, altri sono stati aperti al pubblico nelle edizioni di “Open House Roma”, come quello di quest’anno. Ha partecipato, come capogruppo, a concorsi internazionali nei quali ha ricevuto premi e segnalazioni, come quello per la valorizzazione del Parco delle Mura di Piacenza, o il Museo di Capodimonte a Napoli.

Lavora con aziende di fama internazionali quali Mondadori, Banca Mediolanum, Intercontinental Hotel Group, Thyssen Krupp.

A Doha, in Qatar, gestisce il progetto del grattacielo della Wood.

Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia. Phd in architettura degli interni e allestimento, ha discusso la tesi sul “Senso e significato dello Spazio Interno”. Autore del libro “Il valore intimo dello spazio” edito Kappa, è pubblicato, tra le altre, da Palombi, Alinea, Gangemi.

www.massimovalente.eu.