A San Giovanni va in scena il presepe vivente

PresepeUn’idea pregevole per rilanciare il fascino del presepe vivente e valorizzare una “perla” dei nostri quartieri qual è Porta Asinaria, uno degli antichi varchi delle Mura aureliane (anno 270 dopo Cristo), a pochi metri da piazzale Appio e da Porta San Giovanni.

Il presepe vivente, preannunciato da uno striscione posto da giorni lungo i cancelli dell’area archeologica, è promosso dalla comunità parrocchiale di San Giulio a Monteverde. Inaugurato lunedì 18 dicembre, si chiama “Venite adoremus”. La visita è gratuita ma sono ben accette offerte per ricostruire il tetto della chiesa parrocchiale di San Giulio, in via Francesco Maidalchini, a Monteverde, con i lavori in corso da due anni (le messe hanno luogo sotto una tensostruttura montata in oratorio). Un’idea davvero vincente.

“Lo scorso anno – spiega padre Dario della parrocchia di San Giulio – ne abbiamo realizzato uno più piccolo, nei locali della nostra parrocchia”. Ora ovviamente si punta più in alto: “I lavori sono molto onerosi – aggiunge. Anche perché è necessario “il consolidamento e l’adeguamento sismico di tutta la struttura”. Ecco allora l’idea del “Presepe vivente di Roma Venite Adoremus”, con i suoi giochi di luce e i suoni dei canti natalizi intonati dai tanti cori partecipanti, con decine di figuranti in costumi d’epoca realizzati da tre sarte della parrocchia che, spiegano gli organizzatori, “stanno lavorando senza sosta al loro confezionamento dall’estate scorsa, con l’aiuto di altre volontarie della comunità”. Bellissima iniziativa, insomma.

“Riapriamo uno spazio poco conosciuto grazie alla comunità di San Giulio – evidenzia l’assessore Baldassarre – e da un’esperienza di dolore può rinascere la vita. In questo caso anche la parrocchia che si sta dando da fare per ricostruire il tetto della propria chiesa. E questo ci fa pensare a quanti non hanno un tetto”.

Il villaggio della Terra Santa è animato dai figuranti con i costumi d’epoca, le capanne, i centurioni, i fabbri, i falegnami e altri artigiani. Un palco ospita ogni giorno un coro con canti natalizi, mentre su uno dei due lati della porta vengono proiettati giochi di luci e video a tema.

Il presepe vivente, patrocinato dal Vicariato di Roma, dall’Opera Romana Pellegrinaggi e dall’assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale, potrà essere visitato ogni giorno, dalle 16 alle 20, dal 25 dicembre al 6 gennaio, escluso il 31 dicembre. Dal 18 al 22 dicembre apertura straordinaria mattutina, dalle 9 alle 13, con precedenza per le scuole. Chiuso il 31 dicembre. Per info: http://presepeviventediroma.it, tel. 06-536125. Complimenti per l’iniziativa.