Autobus, situazione davvero difficile

AtacPrendere un autobus in questi giorni di “ripresa” è davvero difficile. Molte corse sono state tagliate ed i cittadini-utenti se ne sono accorti: si aspetta un autobus anche un’ora. In zona Appio-San Giovanni, le linee più critiche sono il 673 e il 792. Ma persino il 51, che prima garantiva bus continui, ora appare “rallentato”.

A Roma dovrebbero circolare 1.500 autobus al giorno, mentre quelli operativi sono tra i 900 e i 1.200. Il 32 per cento dei mezzi sono guasti, sia per l’età sia per lo stress da città.

Certo, non si può dare la colpa al nuovo sindaco. Il disastro dell’Atac ha origini lontane e i dati su una media, appunto di un bus fermo su tre rappresentano la conseguenza di anni di malagestione e di scarsa manutenzione delle vetture.

Se n’è accorta la stessa assessora alla Mobilità, Linda Meleo, che insieme al consigliere pentastellato e presidente della commissione trasporti Enrico Stefàno, ha rilevato che da Portonaccio escono soltanto 150 dei 250 mezzi disponibili. Un centinaio sono fermi. E di questi circa la metà è pronta per la rottamazione.

L’assessora Meleo ha assicurato una boccata d’ossigeno, ma non prima di un paio di mesi: “Abbiamo sbloccato il contratto di leasing, in stand-by da mesi e mesi, per 150 nuovi bus. A novembre arriveranno i primi 40 mentre entro marzo contiamo di averli tutti in circolazione per le strade della Capitale”.

Poi l’attacco politico all’ex dg Marco Lettighieri: “Purtroppo i fatti parlano chiaro: anche di fronte a un pezzo da 6 euro noi potremmo avere un bus fermo. I fornitori non sono stati pagati regolarmente negli ultimi mesi e così non ci sono pezzi di ricambio. Responsabilità della vecchia governance di Atac, che si è disinteressata al trasporto di superficie”.

Giovedì prenderà servizio il nuovo amministratore unico di Atac, Manuel Fantasia, che ha incassato il parere positivo della Commissione trasporti sulla sua nomina. I cittadini si augurano una svolta concreta perché la situazione è davvero insostenibile. Unica nota positiva: sono aumentati i controllori, dagli ottantina rimasti ora sono raddoppiati. Svuotare gli uffici è sicuramente più proficuo.