Villa Fiorelli: il centro anziani è un rudere

villa fiorelli

Sono costretti a riunirsi e a passare i pomeriggi giocando a carte sotto un rudere, con accanto dei bagni chimici di fortuna. A villa Fiorelli, nel VII Municipio, il centro anziani è ridotto così e dal 2011 i suoi ospiti del quartiere Appio aspettano ancora che inizino i lavori per il rifacimento della struttura. E’ una piccola, ma significativa storia di degrado urbano. “Anche dopo la petizione fatta da 400 anziani del quartiere e l’interrogazione scritta, presentata dal gruppo del Pd del Municipio, niente riesce a far muovere la giunta a 5 stelle. Le promesse si sono arenate nelle sabbie mobili dei proclami”, accusano i consiglieri dem.

Torniamo indietro nel tempo. C’era una volta una ditta che si era aggiudicata l’appalto per i lavori di ricostruzione del centro, ma fallì e così, dopo aver quasi abbattuto la precedente struttura, lasciò la situazione di degrado che si vede oggi a distanza di sei anni. Nel frattempo, protestano i moltissimi anziani che non vedono realizzato il progetto esecutivo approvato e ribadiscono che non è pensabile lo spostamento in altri centri per chi è residente nella zona e dunque troverebbe difficile spostarsi altrove. Loro non hanno mai ceduto e, fin dall’inizio, hanno scelto di utilizzare l’area libera a ridosso del cantiere e della bocciofila dove c’è un piccolo manufatto, privo di servizi igienici e lì fanno qualche partita a carte e qualcuno racconta ai nipoti e a qualche gruppetto di giovani la storia e i personaggi che hanno sostato nella storica Villa Fiorelli.

Intanto nel consiglio municipale, per riuscire a trovare una soluzione rapida e poco costosa prima dell’estate che per gli anziani che rimangono in città rappresenta un problema, i consiglieri dem Ciancio, Gugliotta, Vitrotti e Stelitano sono pronti a sostenere un progetto, condiviso anche dal gruppo Pd del Campidoglio, che punti velocemente alla riqualificazione e allaristrutturazione del fabbricato abbandonato presente nella villa che attualmente è in carico al Servizio Giardini. Riqualificando la struttura si potrebbe infatti destinare una parte di essa proprio al centro anziani e realizzare uno spazio polifunzionale in cui farli incontrare anche coni giovani. “Un luogo aperto a tutti – affermano – presidio sociale per il territorio. Un progetto nuovo, un’osmosi culturale che può includere le diverse generazioni del quartiere”.

(Fonte Repubblica)