Via Taranto, il locale Ater occupato da Forza Nuova: polemiche dal Pd

IMG_2056Forza Nuova ha occupato da diverse settimane un locale commerciale dell’Ater in via Taranto, tra via Monza e via Orvieto. I ragazzi di destra hanno dipinto le saracinesche di ferro con il tricolore italiano e hanno affisso uno striscione di carta con la scritta “Forza Nuova”. Un manifesto informa che è allestita una mensa per italiani in difficoltà. Il negozio, che un tempo ospitava un’attività tessile, era chiuso da anni. Il quotidiano “La Repubblica” s’è occupato cinque giorni fa della vicenda, scrivendo erroneamente che l’occupazione è avvenuta in questi giorni.

A sollevare il caso è stato il consigliere del VII Municipio, l’architetto calabrese Antonello Ciancio, del Pd.

“È un fatto gravissimo – ha dichiarato al quotidiano il consigliere Ciancio. “I locali sono di proprietà dell’Ater, quindi patrimonio pubblico della città. E’ inaccettabile che si dia aiuto solo ad alcuni, sulla base della nazionalità. Derive di questo tipo possono portare, in un futuro non poi così troppo lontano, a legittimare ad esempio un negozio che vende vestiti a soli italiani. Quindi follia. Faremo un’interrogazione urgente per chiedere alla sindaca di ripristinare la legalità”.

La polemica s’accende in contemporanea alla crociata dem per punire l’apologia del fascismo, con la proposta di legge Fiano passata alla Camera nei giorni scorsi.

La galassia dell’estrema destra, in crescita a Roma e in altri territori del Paese cavalcando in particolare le insofferenze verso gli immigrati, nei giorni scorsi ha firmato un flash mob – a cura del movimento romano Foro753 – ai piedi dell’obelisco mussoliniano del Foro Italico.

“La nostra protesta – ha spiegato il Foro753 in una nota – non nasce certo dal nostalgismo o da improbabili affezioni a gadget o santini del passato, ma pensare di imporre per legge cosa si deve o non si deve pensare, cosa si deve o non si deve leggere e ciò di cui si può o non si può parlare è inaccettabile e allo stesso tempo surreale”.

“Noi – si legge ancora nella nota – siamo quello che siamo e le iniziative che portiamo avanti tutti i giorni, dal volontariato al sociale, allo sport, alla cultura non si possono fermare per legge. La militanza di migliaia e migliaia di giovani e meno giovani in tutta Italia ha radici lontane, basata su valori che hanno attraversato la storia, che sono antecedenti al fascismo (del quale siamo orgogliosamente fieri) e che continueranno ad esistere nel tempo”.