Non si contano più, ormai, i raid notturni dei vandali all’interno delle scuole, di ogni ordine e grado. Talvolta anche ripetuti, ai danni dello stesso istituto. Come quelli che hanno recentemente colpito la Verdi di via Gela, all’Appio, e che non si sono conclusi con il “solo” danneggiamento di armadi e giochi dei bambini – fatto di per sé già deprecabile. In una delle aule, infatti, era stata allestita un’area con delle incubatrici, all’interno delle quali erano state posizionate delle uova. Un esperimento “collettivo” promosso dalle maestre, che si sarebbe dovuto concludere la settimana di Pasqua, quando i bambini avrebbero potuto assistere in diretta alla nascita dei pulcini. Giorno dopo giorno, i piccoli, sempre più incuriositi e sognanti, come di fronte ad un pacco-regalo che può essere aperto soltanto il giorno di Natale, passavano davanti a quelle uova, sperando di cogliere qualche movimento dall’interno. Ma la furia cieca, che nulla risparmia, di chi è entrato di notte alla materna si è abbattuta anche su quell’aula, portando a danneggiare le incubatrici e tutte le uova. «Un atto di cattiveria gratuita», hanno commentato alcune mamme che hanno avuto l’ingrato di compito di dover spiegare ai loro figli cosa fosse successo nella loro scuola. E non è facile introdurre i bambini al mondo della deliberata idiozia di certi “grandi, che, vandalizzando gli istituti, umiliano e offendono quegli insegnanti che, ogni giorno, si impegnano per portare nelle classi i valori dell’educazione, della tolleranza e del rispetto.
(fonte Il Messaggero)
