Via Carlo Felice, riqualificazione inutile?

Zifferero_15Tra gli interventi previsti con i fondi per il Giubileo c’è anche la riqualificazione dei giardini di via Carlo Felice, di fronte alla Basilica di San Giovanni in Laterano. Questo spazio verde, sorto in occasione del precedente Giubileo (quello del 2000) al posto di una vecchia rimessa dell’Atac, ha rappresentato una scelta felice. E’ infatti meraviglioso poter ammirare le mura finalmente restituite alla città e passeggiare tra due simboli della cristianità come Santa Croce in Gerusalemme e San Giovanni. Ma il piacere è durato poco, principalmente a ridosso dell’inaugurazione, quando “il verde era verde”. Con il passare del tempo, via Carlo Felice è diventata sinonimo di degrado per tutta la zona, causa principalmente la mancanza di controlli e di sicurezza.

Una prima questione è rappresentata dai cani. A loro è stata destinata un’ampia area a ridosso delle mura, ma molti proprietari – in genere sempre gli stessi – preferiscono far scorrazzare le proprie bestie in tutto il giardino. Sono frequenti le litigate con altri utenti, in particolare con i genitori dei bambini piccoli, esasperati dall’area giochi dove i piccoli spesso sono costretti a convivere con i cani. Classica la giustificazione: “E’ buono, non morde…”. La conseguenza è che molti genitori non frequentano più via Carlo Felice per non litigare con i proprietari dei cani.

Un secondo aspetto è rappresentato da una manutenzione praticamente assente. Per mesi sono fuoriuscite, proprio a ridosso dei giochi, alcune pericolose barre di ferro dal terreno, probabilmente inserite lì al momento della realizzazione del parco per trattenere la terra.

Immancabili, inoltre, la maleducazione e il teppismo. Spesso sulla altalene si siedono persone adulte, mentre non mancano veri e propri atti di teppismo contro gli arredi.

Alcuni proprietari di cani, da noi interpellati, denunciano la presenza di molti indigenti che utilizzano le fontanelle per lavarsi.

Infine le cronache si sono spesso occupate di questa strada a causa di mercatini non autorizzati o per il ritrovamento di refurtiva nei bagni pubblici.

Insomma, riqualificare questo spazio – utilizzando risorse pubbliche – senza nel contempo potenziare controlli e sicurezza è un inutile sperpero di soldi. Ripristinare gli arredi degradati quanto durerà?

 

(Appioh, 27 novembre 2015)