“Itaker”, il cui titolo indica l’appellativo dispregiativo con cui i tedeschi chiamavano gli immigrati italiani, ci racconta l’Europa da un punto di vista storico. Mai tanto attuale. L’Italia che “Itaker” racconta non è infatti quella del benessere che caratterizza gli anni ’60, ma l’altra faccia della medaglia: l’emigrazione e la povertà in un non-luogo sospeso tra la nostalgia di casa e la voglia di iniziare una vita nuova altrove.
Appuntamento venerdì 30 settembre, alle ore 19.30, con introduzione del regista.