Ufficio postale Via Taranto

[google-translator]
immagineTra il 1933 e il 1935. L’idea di potenziare l’edilizia postale di Roma mediante la costruzione di quattro nuovi edifici decentrati (Appio, Aventino, Milvio e Nomentano) era stata lanciata dal Ministro delle Comunicazioni Costanzo Ciano, che ne attribuiva la paternità allo stesso Mussolini. L’opportunità di una risoluzione così eclatante scaturiva dall’intersezione tra varie strategie rilanciate, all’inizio degli anni ’30, nel settore dell’edilizia: l’intensificazione della costruzione di edifici pubblici; l’accelerazione impressa al programma nazionale di potenziamento delle comunicazioni, imperniato sulla costruzione di nuove stazioni ferroviarie e palazzi postali. In tale ambito si registrava inoltre uno spostamento della politica delle strade e della casa, prevalente negli anni venti, a quella degli edifici pubblici.

Bandito nel 1933, il concorso per le poste di via Taranto venne vinto dall’architetto Giuseppe Samonà. Dai documenti si evince come gli elaborati grafici redatti furono in continua evoluzione, a tal punto che furono apportate delle modifiche anche a cantiere chiuso, nel Novembre del 1935.

Committenza
Ministero delle comunicazioni sotto il ministro Ciano
Imprese costruttrici Speroni Luigi di Roma Budget dell’opera
Importo di lire 5.261.961.