E “Spelacchio” diventa un libro

Spelacchio“Spelacchio” non è stato solo un abete, anzi, l’abete più “sfigato” di Roma, ma anche e forse sopratutto un fenomeno sociale, social e di costume. Attorno ad esso si sono concentrate chiacchiere, prese in giro, polemiche ma anche tanta ironia. Da autentico Vip imperversa nella rete accumulando like come una star.
“Spelacchio”, alla maniera di Pasquino, parla in prima persona, ma più spesso a lui sono stati regalati disegni e affidati pensieri in rima o in prosa, in italiano, in romanesco e nelle più svariate lingue del mondo. E come per la Statua parlante, così per “Spelacchio” nottetempo la siepe ai suoi piedi viene ricoperta di ogni tipo di messaggi e oggetti, ma guarda caso la mattina successiva, come allora, vengono eliminati per far pulizia.
Come un Pasquino moderno, così “Spelacchio” risveglia l’ironia surreale, affettuosa ma pur sempre irriverente del pubblico romano che gli rende omaggio come fosse l’ottavo re di Roma che cinto d’alloro non sulla sommità, ma ai piedi, languido e mesto “Pare che dorme”.
A “Spelacchio” è dedicato un libro, per la dei Merangoli Editrice curato da Easterino Alive, misterioso nickname di un autore che ha raccolto parole, post, fotografie su “Spelacchio” e sul suo singolare fenomeno comunicativo.
Tre i capitoli: “Sympathy for Spelacchio” che raccoglie foto dei biglietti e dei messaggi lasciati a Spelacchio in queste settimane; “Spelacchio’s Social”, con le istantanee dei posto social su Spelacchio e “My Spelacchio”, con le foto di altri Spelacchi in giro per il mondo, per non farlo sentire troppo solo.

L’autore, Aesterino Alive, nasce e vive a Roma. Inizia da giovanissimo la sua collezione compulsiva di figurine, biglietti già obliterati del Metrobus e frasi amorose dei cioccolatini. Oggi pubblica la sua più entusiasmante raccolta di “Pare che dorme…” dedicata a “Spelacchio”.