Scrivi alla Sindaca per rendere fruibili le aree della Caffarella espropriate dal Comune di Roma

caffarella

Dal Comitato per il parco della Caffarella

Ci sono ben 11 ettari di Parco della Caffarella, di grandissimo pregio, con ingresso da via Appia Antica, che sono stati espropriati nel 2005 e dal 2007 lasciati in detenzione precaria ai vecchi proprietari; questi ultimi, fra qualche anno, potrebbero usucapire le aree espropriate. Aiutaci a sconfiggere l’inerzia che per tanti anni ha costellato l’attività del Comune di Roma inviando e facendo inviare la bozza di e.mail che segue alla Sindaca Virginia Raggi.

Il comunicato del Comitato:

Cari amici Caffarellari,
Vi chiediamo di aiutarci a porre fine ad una gravissima “dimenticanza” effettuata da Comune di Roma nel secondo esproprio della Caffarella del 2005. Il Campidoglio infatti nel 2007 immise nel patrimonio comunale gli ulteriori 70 ettari espropriati nel 2005, ma poi questi 11 ettari di aree di grandissimo pregio, ricche di monumenti e di bellezze naturali, con accesso da via Appia Antica (confronta mappa allegata), le lasciò in detenzione precaria ai vecchi proprietari. Questa detenzione precaria continua da ben 9 anni e si rischia, fra qualche anno, l’usucapione da parte dei vecchi proprietari che si sono pure intascati i soldi dell’esproprio. Doppia beffa quindi per i cittadini.
In riunione di Comitato abbiamo deciso di inviare alla Sindaca Virginia Raggi l’e.mail che vi alleghiamo (confronta secondo allegato). E’ solo una bozza che potete modificare come volete, l’importante è che aggiungiate il vostro cognome e nome nello spazio bianco e in fondo alla lettera come firma. Vi preghiamo inoltre di farla girare il più possibile in modo che ci sia un vero e proprio bombardamento di e.mail così come è avvenuto per l’inquinamento dell’Almone; vi ricordiamo infatti che fu proprio grazie al bombardamento di e.mail al Presidente della Regione Nicola Zingaretti (ne arrivarono oltre 700) che siamo riusciti ad far ripulire 3 tappi di rifiuti che ostruivano l’Almone.
Speriamo in questo modo che il Comune invii una lettera per la cessazione della detenzione precaria e si riprenda le aree per renderle finalmente fruibili dai cittadini.
Certi di un vostro aiuto in questo ulteriore impegno di civiltà vi salutiamo ringraziandovi sempre della vostra collaborazione per rendere più bello e grande il nostro parco.

Associazione di volontariato Comitato per il Parco della Caffarella

 

Alla Sindaca di Roma Virginia Raggi

e.mail: [email protected]

Oggetto : richiesta di rendere fruibili dai cittadini le aree della Caffarella espropriate dal Comune di Roma nel 2005 e lasciate dal 2007 in detenzione precaria ai vecchi proprietari.

Gentile Sindaca Virginia Raggi,
in adesione all’invito dell’Associazione di volontariato Comitato per il Parco della Caffarella,
il/la sottoscritto/a ______________________________________________________
(cognome e nome)
esprime, con la presente, la sua ferma protesta per gli 11 ettari del Parco della Caffarella espropriati dal Comune di Roma nel 2005, immessi nel patrimonio comunale nel 2007 e vergognosamente lasciati in detenzione precaria ai vecchi proprietari.
Si tratta di aree con accesso da
• via Appia Antica, civici 27, 41, 43-45, 53,
• via della Caffarella civico 15
di grandissimo valore storico-artistico e naturalistico con la presenza del sepolcro di Geta, un fienile del XVIII sec., il santuario di Marte, la zona umida dell’Acquataccio , il laghetto, un poggetto panoramico, ecc.
Il Comune di Roma ha espropriato queste aree con i soldi dei cittadini, che però non solo non ne possono usufruire, ma che addirittura rischiano di perdere definitivamente in quanto, fra qualche anno, le aree in questione potrebbero essere acquisite definitivamente dai vecchi proprietari per usucapione.
Sarebbe questa una ulteriore beffa per i romani, in quanto fu solo attraverso la presentazione di 13.000 firme di noi cittadini che nel 1990 il Parlamento approvò la Legge per Roma Capitale d’Italia che stanziava 26 miliardi di Lire per l’esproprio della Caffarella (Legge 396/1990).
Tutto ciò premesso Le chiedo di
1. inviare tempestivamente una lettera ai 5 occupanti di queste aree espropriate, comunicando loro la cessazione della detenzione precaria;
2. liberare le aree dagli occupanti, rendendole finalmente fruibili dai cittadini.
Confidando in un sollecito accoglimento delle presenti richieste, invio distinti saluti.
Data
Firma