San Giovanni, record di commenti per le cronache dalla gay street

WCENTER 0JHIACXCPN                Foto Giacomo Gabrielli per Toiati CRONACA - IL MESSAGGERO Gay Street

La vicenda che ha monopolizzato i commenti delle ultime ore sui social è quella relativa alla cosiddetta “Gay street”, cioè via San Giovanni in Laterano, dove due genitori – secondo alcune testimonianze – avrebbero scatenato il putiferio in un locale per sottrarre la figlia di 16 anni (?) da un rapporto omosessuale.

Su internet sono andate in scena – per l’ennesima volta – le due Italie, quella dei Guelfi e quella dei Ghibellini. Non sono mancati colpi bassi, atteggiamenti da paladini e da crociati, giudizi forcaioli e buonisti. Insomma, un po’ di tutto.

Bisognerebbe innanzitutto premettere che gli elementi emersi di questa assurda vicenda sono talmente confusi, persino sull’età delle ragazze, che risulta difficile esprimere giudizi netti. Va rilevato che, tra i commentatori, c’è chi riconosce, al di là della violenza ovviamente, la legittimità di genitori che s’interessano comunque alle sorti di una figlia minorenne (anche se, da altre testimonianze, sembrerebbe che le due ragazze protagoniste – loro malgrado – della vicenda abbiano 20 e 29 anni), mentre altri richiamano la libertà di scelta della ragazza. C’è chi osserva come i figli non siano di proprietà dei genitori; e forse proprio qui sta il confine tra il ruolo di educatore del genitore e il legittimo diritto di autonomia e di identità del figlio.

Indubbiamente l’aspetto che la vicenda abbia avuto per protagoniste due ragazze omosessuali ha reso più “appetibile” il fatto all’opinione pubblica e agli organi d’informazione, segno evidente che una radicata pruderie è dura dallo scomparire nel nostro Paese.