Romani all’estero: Stefano, produttore di musica classica in Spagna

Stefano Cristi“Molti hanno parlato del 2016 come l’annus horribilis della musica mondiale a causa della scomparsa di numerosi geni, da Bowie a Cohen. D’altra parte, però, c’è un altro aspetto che si può considerare: a morire sono capaci proprio tutti, a creare opere d’arte no. E il 2016 verrà ricordato in futuro come un anno fruttuoso per la musica: l’anno in cui sono usciti dischi incredibili come Black Star di Bowie, Skeleton tree di Nick Cave, Stranger to stranger di Paul Simon, You want it darker di Leonard Cohen, fino a Peace trail di Neil Young, uscito il 9 dicembre. Non ricordo un altro anno così ricco. E poi questo è l’anno del Nobel a Dylan, che è un premio a tutta la musica e che ci ha fatto ridere e discutere.

Io non amo le classifiche, però, oltre ai dischi citati, ci sono alcuni album che amo specialmente, perché sono stati realizzati da persone che stimo, o perché in diverse maniere ho avuto modo di partecipare alla loro realizzazione: “Vacation” + “Ciao 4 now”, Baseball Gregg (La Barberia Records); “MoFo” + “Lie”, jj mazz (La Barberia Records); “Isolation culture”, His Clancyness (Maple Death Records); “The museum is closed”, unterBlumen (Beltempo Records)”.

A parlare, anzi a scrivere su Facebook, è Stefano Cristi, 37 anni, romano, musicista e soprattutto produttore discografico. Ma non in Italia, bensì in Spagna, dove vive.

Legatissimo alla sua città di nascita, ha trovato però grandi soddisfazioni professionali in Catalogna dove ha promosso la nascita della Beltempo Records, la prima etichetta indie di musica classica.

Solo registrazioni fuori dallo studio, niente effetti digitali, né interruzioni né tagli. Questo il paradigma della nuova etichetta discografica indipendente di musica classica fondata da Stefano insieme al catalano Eloi Fuguet, suo coetaneo, musicista e docente al conservatorio di Vilanova i la Geltru.

“Vogliamo catturare lo spirito di un ideale concerto dal vivo, con tutti i rischi e le emozioni che ciò implica; vogliamo restituire l’interpretazione degli artisti e le emozioni generate dai luoghi non convenzionali dove registriamo – spiega Stefano. “La produzione musicale, infatti, è un processo creativo, per questo motivo ci riserviamo il diritto di cambiare le regole, quando è necessario. Per noi, la musica classica ha molti punti in comune con il jazz e anche con il rock”.

L’obiettivo di Beltempo Records è molto ambizioso: riportare la musica classica tra la gente, captare l’attenzione di quelle persone interessate e curiose. Non a caso la loro prima pubblicazione – “The Museum il closed” del duo unterBlumen (Anna Costa al violoncello, Nora Bosch al piano) – il 26 settembre del 2016 ha portato Robert Schumann (Fantasiestücke; Träumerei; Adagio und Allegro) e Johannes Brahms (Sonata per violoncello e piano No. 1) al Museo europeo d’arte moderna di Barcelona.

E proprio in questi giorni – mentre unterBlumen è impegnato nella promozione del disco e nel tour spagnolo – Beltempo Records è alla ricerca di un luogo suggestivo in Italia dove far esordire il duo la prossima estate. Non resta che attendere, i luoghi suggestivi nel Belpaese non mancano di certo.

Stefano Cristi è un artista a tutto tondo. Illustra, ad esempio, la classifica dei suoi film ideali o perlomeno che lo hanno segnato. Al primo posto inserisce “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, poi “8 e ½” di Fellini. A seguire: “C’era una vota in America”, “Arancia meccanica”, “Ritorno al futuro”, “I goonies”, “Alla ricerca di Nemo”, “Blade runner”, “L’appartamento” e “Pulp fiction”. Insomma, massima condivisione.

 

Per saperne di più: www.youtube.com/watch?v=HFWWOzi3Ogo.

Contatti: Stefano Cristi, [email protected], www.beltemporecords.com.