Roma, monumenti: il tormentone è “cancelli sì, cancelli no”

trinità-dei-montiCorrado Augias, uno che ama a tal punto Roma da averle dedicato un libro di successo (“I segreti di Roma”), sostiene – a ragione – che restituire ai cittadini la scalinata di Trinità dei Monti (restaurata grazie a Bulgari), com’è avvenuto ieri, senza dotarla di una cancellata per la chiusura notturna è un azzardo. E va oltre, indicando il nome del dottor Francesco Prosperetti, soprintendente per l’area archeologica romana: “Con l’autorità del suo ruolo, s’è opposto ad una cancellata notturna a protezione del monumento; ha anzi dichiarato di voler togliere anche quelle già esistenti intorno ai due Archi di Costantino e di Giano – scrive il giornalista senza troppi giri di parole.

Augias ha ragione. I monumenti liberi da ogni sorta di ostacolo costituiscono l’immagine ideale di un mondo senza barriere di ogni sorta, fisiche, mentali o morali che siano. Ma, con pragmatismo, occorre fare i conti con la realtà: davvero una sorveglianza rafforzata, da parte dei vigili urbani, sarà sufficiente a salvaguardare pezzi di un patrimonio storico, artistico e culturale unico al mondo? Ci siamo dimenticati i tifosi olandesi che profanarono la Barcaccia in piazza di Spagna, urinando sui muri e infastidendo gli spettatori basiti per l’indegno spettacolo? Per molto meno, è bene ricordarlo, i tifosi della Lazio sono stati trattenuti in gattabuia per settimane in Polonia.

Insomma, non ci possiamo permettere queste cessioni alle ideologie perché in ballo non solo c’è l’integrità delle persone, ma anche di manufatti unici al mondo.

In una Roma che mostra ferite sempre più profonde in termini di decoro e di sicurezza, questi passi indietro sul tema della salvaguardia costituiscono un regalo alla mancanza di prevenzione. I graffiti persino sulle chiese o lo spray sui reperti dell’Appia Antica dovrebbero far riflettere: meglio una cancellata – a volte assolutamente non invadente – che dire la parola addio ad importante pezzi della nostra identità.

Che ne dice dottor Prosperetti?