Una ricerca sul rastrellamento del Quadraro (1944)

kapplerUn lavoro che va avanti da anni per fare piena luce su quel 17 aprile 1944 quando i militari tedeschi, guidati dal comandate Kappler, attuarono l’operazione denominata “Balena”, una rappresaglia ai danni dei cittadini romani del Quadraro, il noto quartiere a sud di Roma. Le ricerche storiche sono portate avanti dal giornalista Pierluigi Amen, che di recente ha scritto un articolo sull’argomento, pubblicato sulla rivista “La Freccia” delle Ferrovie dello Stato.
L’indagine ha messo tra l’altro in luce il ruolo del religioso don Gioacchino Rey, parroco di Santa Maria del Buon Consiglio, nella collaborazione con le varie realtà di quartiere che si opponevano all’occupazione. “E’ grazie all’intuizione di Don Rey di raccogliere i nominativi dei deportati che si è potuto nel tempo far riconoscere a buona parte degli aventi diritto le provvidenze e le qualifiche dovute per legge, in quanto gli elenchi dei rastrellati redatti dai tedeschi non sono mai stati reperiti – spiega lo storico che per conto dell’Associazione nazionale reduci dalla prigionia) sta coordinando le ricerche effettuate su documenti inediti.
C’è anche un progetto di valorizzazione del monumento commemorativo alle vittime situato nel parco XVII aprile 1944 (ex giardino Monte del Grano).
Il quartiere popolare, denominato dai tedeschi “nido di vespe”, era noto come covo di antifascisti, partigiani, renitenti alla leva, sabotatori e oppositori al regime. Per questo le truppe tedesche decisero di assediare il quartiere e, dopo un rastrellamento, deportarono oltre settecento uomini nei campi di concentramento in Germania. I prigionieri, trasformati in “lavoratori volontari”, furono ricordati successivamente come “gli schiavi di Hitler“. L’episodio per dimensioni fu secondo al solo rastrellamento del Ghetto del 16 ottobre 1943 che vide deportare 1.259 ebrei nei campi di concentramento di Auschwitz. Soltanto 16 di loro tornarono a casa.
Alcuni studiosi collegano il rastrellamento del Quadraro con l’uccisione di tre militari tedeschi avvenuta sei giorni prima, lunedì di Pasqua, all’osteria “Giggetto alla Campestre” ad opera del leggendario Gobbo del Quarticciolo, al secolo Giuseppe Albano.
Secondo quanto raccontato dallo stesso Pierluigi Amen ad un quotidiano romano, dopo il rastrellamento del 17 aprile al Quadraro sarebbero dovute seguire analoghe azioni in altri quartieri popolari come Trastevere, Testaccio e San Lorenzo.