Quegli strani, colorati cubi dell’ Alberone

Quando si parla di antigriffitismo, non si intende la lotta contro ogni forma di graffitismo ma contro quella che sfregia, imbratta, vandalizza muri, pali, panchine, saracinesche, arredi urbani di ogni genere. Una buona amministrazione dovrebbe educare alla legalità e al rispetto per la cosa pubblica, sanzionare ogni atto vandalico e al tempo stesso sostenere, anche scegliendo luoghi deputati allo scopo, l’arte dei dipinti murari e del graffitismo.

Cosa diversa è la street arte, il lavoro di tanti giovani e meno giovani artisti: i nuovi graffiti, come per esempio i bellissimi murales del Quadrato che hanno reso meno triste le gaccaite dei palazzi costruiti senza molte regole e soot una spinta speculativa che non sottilizzava tanto sul decoro e l’armonia.

Curioso è quello che è apparso sull’Appia Nuova, altezza Alberone e dintorni. I cubi di cemento che sostavano con il loro grigiore sui marciapiedi di via Appia e stavano lì originariamente per sostituire dei vecchi pali di illuminazione. Ovviamente sono stati abbandonati li fino a quando improvvisamente hanno preso colore dando vita a interessanti piccole sculture colorate.

(foto Paolo di Pasquale – retake appio)