Problemi di Roma, associazioni scrivono a Tronca

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CarteinregolaLe associazioni “Cittadinanzattiva” e “Carteinregola” hanno scritto una lettera al Commissario Tronca chiedendogli un incontro per affrontare alcune tematiche che le associazioni ritengono primarie per Roma. Un primo elenco, reso pubblico, intende segnalare soprattutto i rischi di illegittimità nell’approvazione di alcuni atti e chiedere che siano accelerate le procedure di alcuni provvedimenti utili per la città

Questi i principali temi al tappeto:

– Piano Urbano Parcheggi: prima che sia dato seguito a progetti rimasti in sospeso, i promotori chiedono di poter illustrare alcune criticità del Pup. Secondo le due associazioni il Piano è “il prodotto di 25 anni di procedure che non rispettano né i criteri dell’interesse pubblico, né le normative che regolano le opere pubbliche (rigorosamente applicate invece da altre città come Milano e Torino), come ribadito da una deliberazione dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (oggi assorbita dall’Anac) del 30 maggio 2012”, che ha sancito definitivamente che tali parcheggi “rientrano nella nozione di “opere pubbliche”, e quindi sono soggette all’applicazione della normativa sugli appalti pubblici”. Inoltre facciamo presente che, a oggi, non è stata pubblicata la prescritta Relazione sull’attività relativa ai sei anni di gestione commissariale dell’Emergenza traffico e mobilità nella Capitale.

– Interventi urbanistici: i promotori intendono avere rassicurazioni sul proseguimento di interventi avviati dalla precedente amministrazione che sanano problematicità pluriennali, come quelli inerenti i Piani di zona, il completamento delle opere pubbliche a Casal Bertone, la sistemazione di Piazza Augusto Imperatore, la rigenerazione delle Torri dell’Eur, il progetto degli ex Mercati Generali e molti altri, e, al contrario, sulla cancellazione di progetti speculativi come la variante urbanistica che attribuiva diritti edificatori in cambio del prolungamento della Metro B, e l’edificazioni delle torri a Tor di Valle per compensare le infrastrutture necessarie alla mobilità per il nuovo stadio della Roma e l’esclusione di deroghe che permettano il cambio di destinazione d’uso degli spazi culturali o la svendita del patrimonio pubblico.

– Regolamento del verde pubblico: la Capitale d’Italia, continuano le due associazioni, ad oggi non si è dotata di un Regolamento del verde, che, dopo anni di pressioni e con la collaborazione di molte associazioni e comitati era giunto alla sua stesura definitiva prima dell’estate e che chiediamo venga al più presto adottato dal Comune.

– Regolamento degli Osservatori Rifiuti Zero: in data 16 dicembre 2014 l’Assemblea capitolina ha approvato la deliberazione n. 129 “Roma verso rifiuti zero”, per riconvertire al 2020 l’intero ciclo di gestione dei rifiuti escludendo nuove discariche od inceneritori. I promotori chiedono che venga approvato il regolamento comunale per gli Osservatori municipali e comunale, di cui è stata predisposta una bozza che non è poi stata votata dall’Assemblea capitolina.

– Mercati rionali: si chiede che siano avviati interventi urgenti per la riqualificazione dei mercati rionali coperti, correggendo l’attuale deriva di abbandono e decadenza che rischia di fornire alibi a operazioni di speculazione privata, come la ventilata iniziativa del passaggio “in forma patrimoniale” di beni pubblici al Centro Agroalimentare Roma, una Società per Azioni.

– Metro C: si propone che il tema delle prospettive della metro C sia riportato al centro di una riflessione di legalità e di fattibilità tecnico-finanziaria, in funzione del sistema generale trasportistico dell’area metropolitana, aprendo un dibattitto con la città, senza strumentali dipendenze con ipotetiche “emergenze Olimpiadi”.

– Olimpiadi Roma 2024: la candidatura di Roma, insistono le due associazioni, è la riproposizione di moduli organizzativi emergenziali e privi partecipazione della città di cui abbiamo già visto i risultati, a partire dall’infruttuoso sperpero di denaro pubblico, in un lungo elenco di precedenti. Si chiede che, come accaduto per altre città europee e statunitensi, si consultino i cittadini attraverso la forma democratica del referendum, e non con oscuri “sondaggi d’opinione” e “ricerche di mercato”.

– Trasparenza e partecipazione: per chiudere questo non esaustivo elenco, le due associazioni chiedono che anche durante il Commissariamento non vengano mai meno la trasparenza dell’attività amministrativa e la partecipazione dei cittadini, che sono il presupposto della vita democratica e della condivisione delle scelte di chi governa la Capitale. E che, a maggior ragione, si aspettano che siano perseguite da un Commissario, che assomma in sé i poteri di Sindaco, Giunta e Assemblea Capitolina.