Polemiche sulla casa (a San Giovanni) dell’ex ministro Trenta

La rivelazione è del Corriere della sera, firmata da Fiorenza Sarzanini. L’ex ministra Elisabetta Trenta, grillina, si sarebbe tenuta il lussuoso appartamento nel centro di Roma (a pochi passi da piazza San Giovanni in Laterano), che da ministro aveva ottenuto come “alloggio di servizio”. Una circostanza, tra l’altro, che una volta verificata genererebbe ulteriore imbarazzo visto che i ministri che hanno una casa di proprietà a Roma – come la Trenta, che ne ha una al Pigneto – non avrebbero diritto a tale alloggio.

“Da ministro ho chiesto l’alloggio di servizio perché più vicino alla sede lavorativa, nonché per opportune esigenze di sicurezza e riservatezza”. Così la Trenta ha risposto su Facebook all’inchiesta della Sarzanini. Aggiungendo che, da quando ha lasciato il ministero della Difesa, ha per regolamento tre mesi di tempo per poter lasciare l’appartamento e il termine non sarebbe ancora scaduto.

Intanto l’impatto mediatico della notizia è devastante soprattutto per la base grillina, inflessibile sui presunti privilegi. Lo stesso Di Maio ha preso le distanze: “Tengo a sottolineare che il M5S non ne sapeva niente”. E il viceministro al Mise, Stefano Buffagni, c’ha messo il carico: “Non è da 5 Stelle! Se fosse stato uno del Pd o uno della Lega ad assegnare al marito una casa di quel genere da tenere anche dopo il mandato cosa avremmo detto? Ecco, io mi auguro che venga liberato il prima possibile l’appartamento e venga tolto dall’imbarazzo il Movimento 5 Stelle”.

Il presidente dei senatori del Pd, Andrea Marcucci, annuncia una interrogazione urgente del gruppo. “Se le indiscrezioni risultassero vere – ha tuonato l’esponente dem – saremmo di fronte ad un comportamento molto grave, anche perché coinvolgerebbe una esponente di primissimo livello del Movimento 5 Stelle“.

Anche per il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, il caso della Trenta ricade sui 5 Stelle, “moralisti un tanto a chilo” che ancora una volta si dimostrano “bugiardi e ipocriti”. E, nel ricordare che l’ex titolare della Difesa ha un’altra casa a Roma, ha chiesto all’attuale ministro Lorenzo Guerini di indagare al più presto su quanto accaduto e di far sapere agli italiani “quale canone ha pagato la Trenta quando era ministro e quanto paga il maggiore marito“.

Il marito dell’ex ministra della Difesa è il maggiore Claudio Passarelli, ufficiale dell’Esercito, originario di Matrice (Campobasso).