Piazza (Re di Roma) delle meraviglie…

Altalena Barbone1 Cappotto Cartellone Castello Cespugli2 Cespuglio Comitiva Dormo Dormo2 Giochi Giochi_adulti VernicePiazza dei Re di Roma. E’ una mattina assolata che allevia le pene dei tanti depressi. L’area è semideserta. Però non manca mai qualche campionario delle solite “attrazioni” che animano il luogo.

Il primo interessante elemento è il sonno. Praticamente dormono tutti. Chi sullo sfiatatoio della metropolitana, con quel tepore caldo che proviene da sotto preferibile persino al migliore “memory foam” della Dorelan. Chi ancestralmente per terra, persino dentro il parco giochi dei bambini per dimostrare a tutti come la pulizia sia impeccabile, checché ne dicano quei maligni che fotografano i topi zigzagare veloci nella piazza. Chi sulle comode panchine di legno, ideali come antidoto alla scoliosi (ma sulle panchine c’è pure chi dorme eroicamente ritto, senza sdraiarsi). E dormono pure i turisti con la mappa di Roma in mano, sempre più imbranati e diffidenti, specie i tedeschi, a chiedere una seppur minima informazione ad un italiano.

Del resto il panorama è degno di una spiaggia dello Yucatan messicano, prima che la bella stagione faccia affiorare anche i tanti petti virili e villosi esposti al sole. L’atmosfera invita proprio a rilassarsi: vuoi mettere il profumo caraibico che emana il ricco armamentario di bottiglie con i resti della produzione alcolica universale? O il soffice volo di piccioni o quello armonico dei gabbiani, che rivendicano il ruolo della fauna – insieme ai cani fuori dal recinto a loro riservato – vista la prepotente presenza della flora, tra siepi spelacchiate, prati senza erba, alberi malmessi? E come non godere dei giochi-non giochi, nel segno della filosofia di un Marc Augè, con le altalene senza altalene, i cavallucci di cui rimangono le molle come scheletro, il castello colorato dai simpatici writers che piacciono tanto alla presidentessa di Municipio, alle prese su come farsi rieleggere visto che non gli è bastato un decennio per sfasciare un quartiere? E per par condicio, perché c’è sempre qualche adulatore filo-argentino che s’incavola, anche il cartellone pubblicitario abusivo che da una parte reca il cartello di divieto d’affissione, ma dall’altra ospita il faccione di Giorgia Meloni.

Non mancano, poi, panchine che includono anche accessori gratuiti, tipo resti di coperte, di borse, di pasti e di altro ricco strumentario. Mentre il parco-giochi dei grandi, l’unico rimasto attivo, ospita i “ragazzotti” che facendo sega a scuola, giustamente utilizzano altalene e cavallucci per ripassare l’educazione fisica.

Siamo ai limiti del “molto pittoresco” di Montesana memoria.

 

P.S. Accluso un servizio fotografico, per quanto limitato…