Passeggiando per il quartiere

Ora man mano ci avviciniamo al nostro Alberone. V. Latina, affiancata da una serie di catacombe subito fuori le mura c’è un indizio di catacombe presso il casale detto “Fienile Cartoni” (nei pressi di p.zza Galeria) dove iniziava il cimitero dei SS. Epimaco e Gordiano il primo martirizzato ad Alessandria d’Egitto mentre il secondo fu vittima delle persecuzioni di Giuliano l’Apostata. Venne alla luce un altro ingresso al cimitero nei pressi del ponte che scavalca la ferrovia (v. Latina).
All’angolo con v. Cilicia – all’altezza del semaforo – c’è un rudere senza tetto, (foto1-2) resti di un antico mulino, da come si legge sul libro in funzione fino dieci anni fa. Inoltre nello stesso cortile, negli anni 70 c’era una sala di registrazione dove registravano i vecchi CAROSELLI…. Sempre su p.zza Galeria ci sono gli avanzi di due sepolcri (foto 3-4) e un canale dell’acquedotto che staccatosi dall’acqua marcia andava ad alimentare le Terme di Caracalla. Più avanti su via Latina, prima del ponte che scavalca la ferrovia, troviamo un altro sepolcro (foto 5-6) chiamato “Torre dell’Angelo” per via di una pittura che rappresenta L’Arcangelo Gabriele.
Più avanti, all’incrocio con via Lidia esiste e resiste ancora un vecchio pino, su v. Lidia al civico 44 c’era un bellissimo cinema, l’ AIRONE (foto 4) che poteva contenere circa 800 posti. All’epoca era una “prima visione di zona”e venne costruito da A.Libera, L. Calini, e E. Montuori dal 1953 al 1956.
V.Latina al civico 67 (foto 8) resta un grande portale con l’indicazione della famiglia del Vecchio proprietario della vigna e villa omonima. Al 69 l’ingresso di una piccola catacomba con accanto un colombario pagano.
Nel 1956 durante i lavori di una palazzina in via D. Compagni venne alla luce l’esistenza di una catacomba, si trattava di un ipogeo su due piani (foto 9).
Siamo ora in v. C. Baronio dove sorge la chiesa S.G.B. De Rossi opera dell’Architetto Tullio Rossi edificata ne 1940. Di questa parocchia mi ricordo la domenica mattina la messa e il pomeriggio il film “I viaggi di Gulliver” chi sa se esiste ancora la pellicola o se si sarà consumata a forza di proiettarla? Un’altra cosa che ricordo Don Marcello il parroco, e la visita di Papa Giovanni il 19 febbraio 1961. Di fronte alla chiesa all’ombra dei platani c’era un chiosco di gratta checche. All’angolo con via Latina, troviamo un’altra edicola con Madonna (Foto 11)
Nel 1980 durante gli scavi per l’asse stradale Cesare Baronio – P.zza dei Navigatori, venne alla luce un antica vasca romana (foto 12-13). Ora saliamo su per v. L. Cibrario e a v. B. Varchi (incrocio v. Baccarini) una edicola (foto 14). A p.zza Camillo Re dove si può ammirare una bella immagine della Madonna mariana a mosaico al palazzo dei tranvieri (1958), che ricorda il centenario di Lourdes (Foto 15). All’angolo, di fronte al bar, c’era una pompa di benzina.
Altre due edicole si trovano nei pressi di v. F. Ughelli e v. P. Colletta (foto 16 ) e un’altra a v. Giovio (foto 17 ) la prima rappresenta il quadro della Madonna della Seggiola mentre la seconda (credo che si tratti) di S. Giuseppe col bambino (????)
Su Circonvallazione Appia al civico 45c (foto 18 18b) è stato rinvenuto, durante i lavori di costruzione nel 1953 un arco dell’Acquedotto Antoniano.
Via G. Capponi il poligrafico dello stato che nonostante l’intero rifacimento, a mantenuto le mura perimetrali oggi sono cosiddetta archeologia industriale la stessa cosa per il muro esterno (v. Atto Vannucci) del vecchio deposito dove ancora si può notare una meridiana (foto 19) (sul lato che si affaccia su via T. Fortifiocca).
V. T. Fortifiocca che incrocia con v. C. Denina nel 1953 furono rinvenute nove tombe dell’eta Severiana (191-192 D.C.). Subito
dopo incrocio con v. Vigna Fabbri che ricorda una antica vigna oggi scomparsa. Qui nel 1947 fu trovato un cippo con iscrizione.
V. Appia, nei pressi di v. Davila sulla sx due grandi casolari su cui è posta un edicola nel cui terreno si scorgono tracce delle immagini dipinte per la data posta su uno dei casali, 1880, consentono di dare una data all’edicola.
Più avanti Villa Lazzaroni prende il nome dalla famiglia che ne fu proprietaria. Al civico 450 troviamo il nuovissimo Centro Comm.le Happio, fino al 78 deposito della STEFER. Arriviamo p.zza all’Alberone, cosidetta perché….il motivo lo sapete. All’angolo con il bar una immagine della Madonna del divino Amore “ A ricordo dell’incolumità di Roma” (4-5-1944) (foto 20) !
Su via Appia, passata v. Gela, un’altra bella edicola mariana dedicata alla Mater Dolorosa (foto 21 ) visibile da una grata di ferro.
Al 274 una targa ricorda don Orione su incarico di Pio X aprisse la sua prima cappella della zona. La chiesa Ognissanti ultimata nel 1920 dall’architetto Costantino Sneider.

Tutte le notizie sono state tratte da un libro sui quartieri di Roma.

(Articolo e foto di Alfredo Caruso)