Ospedale S. Giovanni: la notte il pronto soccorso diventa rifugio per gli sbandati

L’ospedale San Giovanni e in particolare il pronto soccorso ultimamente funge da rifugio per sbandati e disperati. Arrivano in tarda sera, si sdraiano su due o tre sedili e dormono li, la loro nuova casa. Purtroppo la carenza di vigilanti all’ingresso e la rinuncia da parte del personale medico e paramedico, non avendo autorità per poter allontanare i clochard, ha reso l’atrio del pronto soccorso un dormitorio a tutti gli effetti. Il problema non è nuovo alla direzione dell’ospedale che però non ha gli strumenti di ordine pubblico per risolverlo ed è conosciuto alle forze dell’ordine che non possono far altro che ispezionare il pronto soccorso ogni tanto nel corso della notte cercando di evitare liti e dissapori. «Le sedie sono per malati e familiari. Loro le occupano, le sporcano e lasciano in piedi gli infartuati oppure si sdraiano sulle barelle delle ambulanze e non ci fanno partire per le emergenze» come sottolinea un operatore del 118 intervistato dal Corriere.it. A ciò si aggiunge un problema di sicurezza. Molti di loro, infatti, arrivano ubriachi, molestano rubano e sporcano con escrementi, abbandonando in ogni dove buste, indumenti sporchi e cartoni di vino. Eppure basterebbe poco, ripristinare i posti di polizia fissi, operativi fino a qualche anno fa.