OPINIONI / Non adultizzare il bambini

La notizia potrebbe essere accolta con la solita assuefazione verso questo genere di azioni, collegate in particolare alle nuove tecnologie, decisamente scorrette da un punto di vista etico: YouTube avrebbe spiato i bambini per inondarli di pubblicità.

Il condizionale, tra l’altro, lo utilizziamo solo per prudenza dal momento che, secondo quanto riporta il Washington Post, Google (che offre il servizio Youtube) avrebbe già raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission (Ftc), l’autorità statunitense che tutela i consumatori, proprio per la violazione della privacy dei bambini da parte del noto canale video. La multinazionale, nel dettaglio, sarebbe stata ritenuta colpevole di aver violato la legge “Coppa”, acronimo che sta per “Children’s online privacy protection act”, che vieta il tracciamento e il “targeting” commerciale per gli utenti di età inferiore ai 13 anni. Il ricorso era stato presentato da oltre 20 studi legali e associazioni di consumatori.

Come Unsic, sindacato datoriale, quindi di aziende, ovviamente difendiamo in tutti i modi il diritto di fare impresa. Ma più volte abbiamo ribadito che tale diritto deve includere limiti inderogabili proprio per essere credibile: il capitalismo non può equivalere a sviluppo e progresso se non possiede gli anticorpi etici. E aver “adultizzato” il mondo dell’infanzia è una delle colpe più gravi che imputiamo alla società dei consumi, specie a quella di matrice statunitense che ormai fa scuola in tutto il mondo.

I giovani – e in particolare i giovanissimi – rappresentano uno straordinario serbatoio di idee e di ideali incontaminati, ad esempio nelle istanze di sostenibilità, a cui può attingere persino il mondo imprenditoriale. I ragazzi tengono aperto “l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro”, come canta Bob Dylan.

I collegamenti tra scuola e imprese, in quelle rare volte in cui sono ben organizzati, offrono straordinarie esperienze anche a noi imprenditori. Trasformare, invece, questo bacino di speranze in una precoce appendice di inconsapevoli consumatori è un’azione che deploriamo con la massima fermezza.

Ha scritto Honoré de Balzac: “Ogni ora perduta durante la giovinezza è una possibilità di infelicità per l’avvenire”. Parole sagge.

(Domenico Mamone, presidente Unsic)