Omicidio Sacchi, il pg Salvi denuncia droga e criminalità nella Capitale

“La grande quantità di droga e la grande facilità all’uso della violenze di piccoli gruppetti”. Per il Procuratore Generale di Roma, Giovanni Salvi, intervistato da “Storiacce” di Radio24, questi sono i due elementi chiave della “gravità della situazione” della capitale, resa evidente anche dall’omicidio di Luca Sacchi.

“Questo non è un problema di piazze di spaccio, che esistono e sono controllate da organizzazioni di vario genere; il problema – specifica Salvi a Radio 24 – è la città che va verso le piazze di spaccio. E’ il centro che si va a rifornire. Questo è il punto estremamente grave: la quantità di sostanze stupefacenti, da cui poi deriva un enorme quantitativo di denaro e da questo derivano anche comportamenti, come quelli di questi giorni”. La grande facilità alla violenza? “Questi piccoli gruppetti, queste schegge impazzite, in un contesto in cui la vita vale ben poco, commettono questi delitti, anche se Roma quanto ad omicidi resta una delle città più sicure”.

Nell’intervista a “Storiacce” di Raffaella Calandra – in onda nella versione integrale domenica alle 21 – il Procuratore Generale di Roma parla anche del processo “Mondo di Mezzo”, dopo la sentenza della Cassazione; dei gruppi mafiosi della capitale, come delle “costanti di Roma: droga e corruzione“, dice.