No alla chiusura di viale Castrense

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PERSONAGGIO PUBBLICO. L’assessore alla Scuola del VII Municipio, Elena De Santis (foto De Vocca)

Tra i progetti che tornano a circolare dopo la criticabile risistemazione dell’autostrada di via La Spezia a seguito della chiusura di parte del cantiere della metro C, ce n’è uno che rischia, giustamente, di seminare diffusi malumori tra gli abitanti del quartiere: la paventata chiusura di viale Castrense.

A sostenere tale discutibile proposta sono sostanzialmente due gruppi di persone:

1) parte dei genitori degli alunni della scuola “Carducci” di via La Spezia, che vorrebbero ripristinare l’ingresso della scuola su via San Severo (traversa di viale Castrense) da affrancare dal traffico. Dal momento che, seppur casualmente, i genitori degli alunni di una scuola fanno “comunità” (e numero), in genere la politica locale li sta perlomeno a sentire;

2) alcuni romantici sostenitori del “Parco delle Mura”, cioè del tratto delle Mura Aureliane su viale Castrense “da liberare dal traffico per preservarle”. Tra questi, a quanto pare, anche l’assessore pentastellato alla scuola del VII Municipio, Elena De Santis, novella paladina della proposta. Non è chiaro, però, perché preservare quel piccolo tratto – che tra l’altro sta in piedi da circa duemila anni nonostante guerre e terremoti – e non le altre decine di chilometri che spesso fungono da spartitraffico. E poi viale Castrense chiusa – senza condomini né attività commerciali – sarebbe un esempio di senso civico o raccoglierebbe il peggio della zona?

Logica vorrebbe, al contrario, che per limitare i danni – alle persone e non alle Mura – da traffico e smog in via La Spezia trasformata in autostrada si debba ridurre il traffico proprio in questa strada cercando e trovando alternative. E cosa c’è di meglio della parallela viale Castrense, naturale prosecuzione della tangenziale, dove si potrebbe convogliare il grosso del traffico fino a piazzale Appio e poi all’Eur, come succedeva molti anni fa?

Viale Castrense, a differenza di via La Spezia, è inoltre una strada senza negozi, condomini, scuole, quindi ideale per convogliarci il traffico in uscita dalla tangenziale non creando danni ad alcuno, evitando che le automobili invadano le altre strade, compresa via La Spezia.

Proprio riducendo radicalmente i flussi di traffico su via La Spezia, si potrebbero operare qui numerosi interventi sostenibili, come la riduzione delle attuali quattro corsie (da piazza Lodi a piazzale Appio si potrebbe lasciare solo una corsia preferenziale per i bus, eventualmente affiancata da una pista ciclabile), estendendo l’attualmente minuscola zona verde di largo Brindisi o ubicando qualche parcheggio in più a tempo davanti alle poste di via Taranto.

Quando, in passato, su Facebook è stata postata la proposta di chiudere viale Castrense, sono apparsi migliaia di commenti fortemente contrari. Lo stesso accadrebbe nella malaugurata ipotesi di attuare questo riprovevole proposito.

No alla chiusura di viale Castrense !