Il “No” alla chiusura di viale Castrense dal Comitato Tuscolano-Villa Fiorelli

ComitatoIl 9 maggio si tenuto presso il centro anziani di via La Spezia , un incontro – poco pubblicizzato – con il delegato del Comune Enrico Stefàno e del municipio Pierfranceschi. L’incontro è stato richiesto da alcuni cittadini per discutere del controverso progetto comunale di pedonalizzazione di viale Castrense.

Come noto, il progetto prevede la chiusura al traffico del tratto di viale Castrense che va da via Nola a via Altamura, mentre l’ultimo tratto verso San Giovanni a senso contrario sarà adibito a capolinea della linea bus 51. Insomma, sarò posto un tappo al termine della tangenziale est. Verranno inoltre creati due sensi unici su via La Spezia e via Taranto: via La Spezia verso San Giovanni da via Monza e via Taranto in senso contrario da San Giovanni a via Monza. Verrà creata una pista ciclabile su via La Spezia (ma solo da via Monza a San Giovanni). Il costo dell’opera si aggirerà intorno ai 750 mila euro.

“Aperto il dibattito, abbiamo fatto notare a Stefano e Pierfranceschi, che su questo progetto non si è minimamente ascoltato il parere dei cittadini, sopratutto del luogo, ma che interessa tutto il quartiere sopratutto per i riflessi negativi che questa chiusura di una strada frequentata come viale Castrense, avrà sul resto del traffico veicolare – scrive il Comitato Tuscolano-Villa Fiorelli sulla propria pagina Facebook. “Si calcola che dalla sola tangenziale arriva un flusso ora di circa 2500 auto . Si perderanno posti auto già carenti in zona ed infine il fatto che solo via La Spezia sarà lo ‘sfogo’ di auto verso San Giovanni (insieme a via Appia) fa correre il rischio che questa via nei momenti di punta del traffico potrà bloccarsi, e nei momenti di minor scorrimento diventare una sorta di strada ‘a scorrimento veloce’ con i rischi connessi per i pedoni che l’attraversano. I mezzi pubblici saranno sufficienti? Su questa nuova mobilità è stata da noi chiesta, in termini costruttivi, la possibilità di una ‘sperimentazione’ dei nuovi sensi di marcia per capire meglio il flusso dei veicoli e se la fattibilità c’è o no nel trasformare via Taranto e via La Spezia in senso unico. Anche qui la risposta è stata negativa . Altra preoccupazione è l’isola pedonale di viale Castrense; chi la controllerà 0-24? Chi chiuderà la sera ed aprire la mattina? Chi garantirà che dopo un primo periodo questo luogo non diventi zona ‘franca’ per senza tetto, tossicodipendenti o peggio spacciatori trovandosi in una zona riparata e senza presenza di portoni condominiali? L’esperienza di via Carlo Felice (i parchi saranno uniti dalla vecchia scalinata) insegna; gli abitanti hanno dovuto sudare le proverbiali 7 camicie per mandar via mercatini clandestini o personaggi equivoci, ma tutt’ora devono essere all’erta perché il fenomeno si può sempre riproporre. Insomma progetto al traguardo, ma senza partecipazione dei cittadini e certezze solo sulla carta. Ora non rimane che vigilare anche come comitato di quartiere per verificare il progetto all’atto pratico e denunciare le eventuali storture – conclude la nota del comitato.

Parole di fuoco anche dal Comitato Via La Spezia, che nel proprio blog raccoglie una serie di documenti contro questo progetto.